Evaso dal tribunale di Gallarate. Mimmo Cutrì patteggia due anni

Evasione dal tribunale: Domenico Cutrì patteggia a due anni per la rocambolesca fuga organizzata dal fratello minore Nino Cutrì, ferito a morte durante l’evasione

– Il pubblico ministero aveva accettato la richiesta di patteggiamento a un anno. Il gup non ha però ritenuto congruo il patteggiamento ed era pronta a rinviare a giudizio l’evaso.
La pena patteggiata a due anni è stata invece accolta dal giudice per l’udienza preliminare. dovrà affrontare davanti ai giudici del tribunale di Torino anche il processo per l’omicidio del barista polacco per il quale si era arrivati ad un passo dalla condanna definitiva all’ergastolo

per lui prima che confessasse, al sostituto procuratore Zappatini, di essere stato lui l’esecutore dell’omicidio e non il mandante. La procura di Busto ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti i componenti la banda che il 3 febbraio scorso pianificò e organizzò l’evasione. Davanti al gup, quindi, compariranno e , , , il terzo fratello , , e . Cinque di loro hanno chiesto, avendone facoltà, di essere nuovamente interrogati dal pubblico ministero e sono i due fratelli Buhne, Cortesi, Greco e Daniele Cutrì. La fuga durò meno di una settimana. I carabinieri di Gallarate, Varese e del Ros di Milano hanno arrestato tutti i componenti del commando. Fermando per ultimo proprio Domenico Cutrì preso a Inveruno il 9 febbraio con una fulminea azione delle teste di cuoio.