Galante e la sua Imf, patrimonio e orgoglio

Tradizionale cena di Natale dell’azienda luinese. Il presidente: «La coesione sconfiggerà questa crisi. Sono fiero di ogni dipendente: siete la mia famiglia»

– Tradizionale e atteso appuntamento venerdì sera alla Imf di Luino per la sera natalizia dedicata ai dipendenti. Prima della cena e dello scambio di auguri il presidente di Imf Group, , ha tenuto il discorso di fine anno.

L’azienda luinese è una delle realtà più importanti non solo della provincia ma d’Italia; leader nella produzione di impianti e macchine per la fonderia ha sedi estese sui cinque continenti, una realtà produttiva partita 42 anni fa da Luino e ha fatto scuola dalla Cina al brasile Brasile ma per la quale, questo 2014, è stato un anno non facile.
«La situazione politica e sociale è difficile –ha detto Galante rivolgendosi ai suoi dipendenti, da sempre,

“la sua gente”- Sia nel Paese, sia qui, in azienda c’è bisogno più che mai di coesione». Ecco una parola che durante il discorso il padre fondatore e guida ha sottolineato varie volte: «Abbiamo sempre cercato di essere il meglio, la sfida sarà esserlo ancora di più nell’anno nuovo. Dobbiamo lavorare con competenze aggiuntive, studiare, migliorarci e impegnarci ancora di più, solo questo ci farà superare le difficoltà, affrontare il periodo scuro dei mercati e sfidare la competitività estera».
È uno sprone quello del presidente di un’azienda dai saldi valori che fa della vicinanza tra proprietà e lavoratori la sua forza soprattutto nei momenti di difficoltà. Prima di illustrare la situazione internazionale come dura e altamente imprevedibile con l’embargo alla Russia, terra di fitte relazioni commerciali per Imf e l’ascesa in termini di qualità della Cina, Galante parla con commozione di questa vicinanza anche tra i lavoratori Imf. «Mi riempie d’orgoglio il vedere come avete accettato il contratto di solidarietà, ognuno ha rinunciato a qualche cosa in favore dell’altro –e prosegue, tracciando la via per il futuro- Dovremo riuscire a fare macchine tecnologicamente più avanzate, intelligenti e dovremo essere in grado di saper prevedere molto prima le esigenze dei clienti; ampliarci a nuovi mercati con maggior aggressività commerciale spingendo sui nuovi filoni come ad esempio l’Automotive; tutti noi dobbiamo impegnarci responsabilmente non anteponendo la soddisfazione personale al bene comune».
Poi, la chiusura: «Io mi impegnerò con tutte le mie forze, lo sconforto non serve e, soprattutto, non aspettiamo che qualcun altro ci porti fuori da questa difficile situazione non guardiamo né il Governo, né il Sindacato, né Confindustria; tocca a noi, solo a noi».
Dopo il discorso e la preghiera sono state distribuite le borse di studio agli alunni più meritevoli delle elementari, delle medie inferiori e superiori degli istituti luinesi. A concludere la serata, la cena nello spazio conferenze dell’azienda. Ai tavoli e in cucina hanno lavorato i bravissimi ragazzi dei corsi cuochi e addetti alla sala del Cfp di Luino.