Gallarate, in sette anni 1.400 arresti

1.400 arresti, 14.373 persone denunciate, 140 chili di stupefacenti sequestrati, 646mila persone identificate, 466mila mezzi controllati, 78mila pattuglie impiegate nei servizi esterni. Senza dimenticare la cattura della banda Cutrì, dopo un’evasione che non si vedeva dai tempi di Vallanzasca.

Sono solo alcuni dati riguardanti l’attività del comando dei carabinieri di Gallarate sotto la guida di , che domenica lascerà il timone per prendere servizio a Chiavari.

Lastella lascia la Compagnia dopo ben sette anni, un record, e lo fa decidendo di salutare istituzioni e territorio nella caserma di Somma Lombardo, «una delle più rappresentative», indica lui stesso.

Ieri mattina il momento pubblico del saluto, tra politici, pubblici ministeri e rappresentanti di enti e istituzioni, non senza il comandante provinciale dei carabinieri . «Ho apprezzato le persone di questo territorio e imparato molto – ha detto Lastella – Spero di aver dato un contributo valido in termini di sicurezza ai cittadini della provincia di Varese». Il comandante in uscita può vantare risultati importanti, «non visti prima: merito dei miei uomini, ai quali va un sentito grazie».

Il percorso a ritroso del settennato mostra, fin dal 2007, l’arresto in flagrante per rapina in banca di tre italiani, l’arresto di una brasiliana per sfruttamento della prostituzione di numerose ragazze tra Varese e Milano, operazioni riuscite nel contrasto al traffico internazionale di droga. Altri arresti negli anni successivi, per contraffazione di documenti, ricettazione, spaccio, rapine.

Nel 2010 le catture di albanesi e romeni per sequestro di persona e induzione alla prostituzione, nel 2011 altre operazioni antidroga in provincia. Inoltre la lotta con arrsti e denunce ai furti in abitazione, allo sfruttamento della prostituzione minorile, alle truffe online. E in questo 2014 la famosa e drammatica vicenda Cutrì. Inoltre i controlli con l’ispettorato del lavoro e i Nas.

E poi c’è «il lavoro quotidiano di contrasto e prevenzione del crimine», opera sommersa ma incessante, «per la quale dobbiamo ringraziare anche la popolazione, che si è fatta parte attiva: vede nel carabiniere qualcuno con cui parlare».

Arriva da Roma il successore: sarà in servizio dal 1° settembre.

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