Gallarate taglia gli alberi «Malati e pericolanti»

Da oggi al prossimo 10 novembre motoseghe all’opera in mezza città
L’assessore Colombo: «Non sarà una nuova piazza Risorgimento»

– L’assessorato all’Ecologia accende la motosega: da oggi al 10 novembre ci sono diversi alberi da abbattere. Col paradosso che a guidare gli operai ci sarà , sei anni fa in prima linea contro il taglio delle piante in piazza Risorgimento.
«Stiamo parlando di alberi che devono essere abbattuti perché sono morti o pericolanti, quindi pericolosi per chi vive o transita nelle vicinanze», spiega subito l’esponente dell’esecutivo, «sei anni fa protestavo contro il taglio inutile di piante sane per costruire una rotonda che doveva servire ad un centro commerciale, rispetto al quale peraltro sono arrivate anche delle condanne».

Il riferimento al processo che ha visto l’ex leader di Forza Italia e l’architetto
condannati in secondo grado a tre anni per concussione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Sentenza emessa nel giugno scorso dalla corte d’appello di Milano in merito all’insediamento di un punto vendita Esselunga nell’area ex Maino. Insomma, conclude Colombo, «è facile capire che si tratti di due cose completamente diverse».
L’elenco degli alberi da tagliare è stato stilato dall’agronomo comunale, che per la prima volta ha effettuato un censimento di tutte le piante di proprietà

del comune. Si è così scoperto che «ci sono esemplari morti da anni», per i quali non resta che la motosega. E così da oggi e fino al 10 novembre gli operai saranno al lavoro in largo Cardoletti a Crenna, in via Lussemburgo, via Ranchet e via Vittorio Veneto. Ancora, in via Campo dei Fiori, via Rosmini, via Padre Lega e al parco di via delle Rose. «Solo in via Vittorio Veneto saranno una ventina di alberi», prosegue Colombo, «ma ribadisco: si tratta di piante morte o morenti».

Oltre a tagliare queste ultime, gli operai saranno impegnati «in un’attività di potatura, con l’obiettivo di mantenere la stabilità degli alberi, evitando così di arrivare ad ulteriori abbattimenti». La promessa è che, con l’arrivo dell’inverno, ogni pianta tagliata verrà sostituita da un nuovo esemplare. A questo proposito «stiamo progettando la costruzione di un vivaio alle spalle del cimitero di Crenna». Un terreno che oggi ospita un bosco maturo, con alcuni alberi morti e caduti al suolo, che verrà ripulito.
Qui saranno messe a dimora piante più giovani, che verranno utilizzate nel caso in cui ci siano delle piante da sostituire in altre zone della città. «In questo modo ridurremo i costi», garantisce Colombo. Intanto, però, si parte con gli abbattimenti: da oggi e per dieci giorni, occhio alle motoseghe.