Giosuè Romano in scena al Santuccio

Venerdì 16 ottobre, il poliedrico professore malnatese presenterà nel teatro di via Sacco il suo ultimo libro di poesie “E scarpe nove”

L’ultimo libro di Giosuè Romano va “in scena” al Santuccio.

, il teatro di via Sacco 10 ospiterà la presentazione dell’ultimo libro di poesie dell’autore.
“E scarpe nove” ( Le scarpe nuove ), edito da Arterigere, è la più recente fatica letteraria del poliedrico professore malnatese, già impegnato all’Itpa Casula di Varese, nonché autore di testi teatrali e attore con la sua compagnia “I Traballanti”.

Questa volta si misura con la forma d’arte della poesia.
«Quando qualcuno – spiega nell’annunciare la serata – mi domanda: “Cosa è la Poesia? Perché si scrivono versi?”, resto ammutolito; la mia bocca diventa il collo strettissimo di una damigiana rovesciata piena di liquido: le risposte mi gorgogliano in gola ma non diventano parole! Ho bisogno di tempo per rispondere, mi devo organizzare, devo fare uno sforzo per non rischiare banalità o peggio ancora, luoghi comuni».

A qualunque musa s’ispiri – Euterpe, Erato o Calliope – ha una chiara idea di cosa sia la poesia
«È sostanza impalpabile, un niente inossidabile, un’eco nella notte. Un lampo, un ciottolo di fiume che, rotolando a suo piacere, avanti ed indietro nel tempo, si fa metronomo di una vita. È specchio, antro oscuro, finestra che s’affaccia sui giardini segreti; arsura, fame e sete ma, anche secchio d’acqua fresca, pane caldo, “odore di fragole rosse”».
Rappresentazioni che prendono vita nell’immaginario

grazie alle parole: «Aggancia e manipola i ricordi, dà corpo alle illusioni e si alimenta di sguardi, di sorrisi, lacrime, brividi e carezze. La Poesia è anarchica, arriva quando decide e se la cerchi non si fa trovare: impertinente, prepotente… sempre improvvisamente. A volte ti strattona, altre ti regala un giunco per affastellare i sogni. Una viandante mezza matta che, giocando con le bolle di sapone, arriva e vola via a cavallo di un endecasillabo».
Alla serata, moderata da Luigi Vedovati, prenderanno parte Nicoletta Pizzato, Dirigente Scolastico dell’Isiss Daverio Casula, e Pina De Maria, presidente Unitre-Varese.