Giovani violenti, parla Don Mazzi «La colpa è di tutti»

Adolescenti fuori controllo: «Non è colpa di nessuno, ma di tutti». Don , fondatore della Fondazione Exodus che svolge attività rivolte alle persone che vivono una condizione di disagio, di dipendenza o di grave marginalità sociale, interviene sui fenomeni di violenza tra adolescenti che sono avvenuti negli ultimi tempi nel centro città.

«Li conosco bene, perché ho una comunità nel varesotto – spiega Don Mazzi – Ragazzotti che si sfogano l’uno contro l’altro per dimostrare non sanno bene neanche loro cosa. Ma la cosa stupisce? In una società in cui non ci sono regole non dovrebbero certo scandalizzare quattro schiaffoni volati nel salotto buono della città».

Quello che dovrebbe far riflettere tutti è invece il modo in cui porre fine a questo fenomeno che è sotto gli occhi di tutti, ma lo si ignora finché non ci coinvolge direttamente. Non è neanche costruttivo cercare di identificare delle responsabilità se gli adolescenti sono fuori controllo. «La colpa non è di nessuno in particolare – sottolinea Don Mazzi -, ma di tutti. È colpa delle famiglie, della scuola e della società. Le prime sono assenti su più fronti e in questi casi il primo che chiamo in causa è il padre dei ragazzi. Una figura che col tempo è diventata fasulla e debole».

Subito dopo c’è la scuola che non ha più un ruolo educativo al passo con i tempi. «La scuola dovrebbe garantire almeno un’ora al giorno di attività sportiva molto impegnativa. Bisogna fare meno storia e geografia, che se i ragazzi vogliono la imparano con un click online e ne sanno più di noi. Facessero invece più sport e attività legate alla psicomotricità, alla cultura, il teatro e la musica». Cinque ore al giorno di banco non fanno bene e «le aule andrebbero abolite».

E poi ci siamo noi, la società, che ha un terzo delle responsabilità nei confronti delle nuove generazioni. «È ora di cominciare a vedere se possiamo creare interessi di un certo tipo per questi ragazzi, che hanno bisogno di canalizzare l’enorme energia che è tipica degli adolescenti – consiglia Don Mazzi – Questi giovani sono tutti dei marcantoni, fisicati, con l’argento vivo addosso che bisogna assolutamente valorizzare e finalizzare».

Una volta c’erano gli oratori, «creati da Don Bosco per quelli che allora erano dei fantocci confronto ai giovani d’oggi» e gli scout «che adesso sono tornati di moda perché piacciono a Papa Francesco». Questi sono due interventi positivi da rimettere in pratica, «formando figure di educatori professionisti, che non finiscano nelle mie strutture o nelle carceri per la riabilitazione, ma che possano intervenire prima delle emergenze. Occorre creare passioni per questi ragazzi, e attività di aggregazione positiva. Le amministrazioni dovrebbero fare meno rotonde e più investimenti di questo tipo».

L’alternativa, se si continua a sottovalutare il fenomeno, è devastante. «La situazione peggiorerà sempre di più, come lo è stato negli ultimi anni fino ad oggi. Si avranno ragazzi sempre più fisicati e sempre più fuori controllo».n

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