Giù le mani dai tigli Maggioranza spaccata

Giù le mani dai tigli di via XXV Aprile. Se l’assessore all’Ambiente Alberto Barcaro (Lega Nord) sta pensando a un intervento drastico sulle piante del vial del Moro, dall’altra parte della stessa maggioranza al governo di Somma c’è chi, invece, crede sia giusto procedere diversamente.

Non sarà crisi nel centrodestra sommese, ma da Forza Italia si alza un’altra voce: dar nuova vita agli alberi che abitano la città e addirittura chiamarli per nome, uno a uno, quasi si potesse, in tal modo, segnare una data di ripartenza.

«La ripartenza di un altro modo di procedere», dice Daniele Consonni, membro del “club forza Silvio” ed ex assessore all’Ambiente nel primo mandato del sindaco Guido Colombo. «Prima di tagliare i tigli di via XXV Aprile, invito l’assessore a contarli. Forse Barcaro crede si tratti di un centinaio di alberi ma sono quasi il doppio e la stessa sua non conoscenza ci preoccupa. Dopodiché, prima di dire che sono da abbattere, sarebbe il caso di andar cauti». Si tratta di piante datate con una propria storia alle spalle che non può essere gettata alle ortiche.

L’ultimo intervento importante di potatura agli alberi del viale risale a diversi anni fa e adesso ci si domanda perché un’amministrazione comunale non voglia aver cura anche del verde pubblico, non solo di aiuole dentro le rotatorie, ma delle piante che vivono in città.

L’assessore Barcaro è già famoso per l’abbattimento degli alberi nel posteggio dietro il palazzo comunale. I residenti in zona stanno raccogliendo le firme per poter chiedere un consiglio comunale aperto in cui avere risposte sul perché di quella scelta.

La maggioranza forzista stavolta gioca d’anticipo ed annuncia che sarà vigile. E già che si parla del viale per eccellenza della città Consonni (d’accordo anche la sezione di Fi), propone di studiare la possibilità di un viale più godibile, «magari con una diversa viabilità o accessi modificati». Riflessione aperta.

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