Greta: «Non torno in Siria. Per ora»

La cooperante rapita da ieri nella sua Gavirate. «Mi dispiace di aver provocato dolore». VIDEO e FOTO.

– Greta Ramelli da ieri è tornata nella sua Gavirate. La lunga attesa è finita una manciata di minuti prima delle 19 di ieri: l’auto con a bordo la giovane cooperante varesina rapita in Siria la scorsa estate a quell’ora ha imboccato via Amendola. Un viaggio lunghissimo, durato quasi sei mesi, è finalmente terminato. E nel migliore dei modi: Greta, rapita con Vanessa Marzullo, è stanca e provata ma sta bene. Lo conferma lei stessa: «Sto bene», ha detto con un filo di voce davanti al cancello di casa mentre era abbracciata al fratello Matteo.

Pochi istanti e la giovanissima cooperante saluta i giornalisti: «Per ora non voglio tornare in Siria – ha detto – La situazione è insostenibile. Dal giorno del rapimento non ho più saputo nulla di quello che stava accadendo, non ho avuto alcuna possibilità di sapere niente. Ma è troppo pericoloso, c’è troppo pericolo». Poi un pensiero alla sua casa: «La prima cosa che ho fatto? Sono andata in camera mia. Mi dispiace di aver provocato dolore».