Hotel di Capolago: c’è la svolta Polita va verso l’archiviazione

L’annuncio dell’imprenditore, a suo tempo denunciato dal Comune. «Fascicoli fermi troppo a lungo, finalmente sono stati riorganizzati»

– «Le denunce presentate a suo tempo contro di me sulla vicenda dell’hotel di Capolago dal Comune, dal sindaco e dagli architetti comunali sono state tutte oggetto di richiesta di archiviazione».
È lo stesso , coinvolto in una serie di indagini aperte dalla procura di Varese in seguito ai fallimenti che hanno travolto il gruppo Ansafin, ad annunciare la decisione presa dal pubblico ministero .
Il pm ha infatti chiesto l’archiviazione per le denunce, presentate anni fa, dal Comune di Varese che accusò Polita di aver truffato l’ente in seguito alla realizzazione dell’hotel di Capolago, realizzato in occasione dei mondiali di ciclismo che Varese ospitò nel 2008.

Se la richiesta del pubblico ministero sarà accolta dal gup l’imprenditore varesino potrà chiudere la questione senza che, in merito a queste accuse, vi siano più “carichi pendenti” a suo carico.
Il Comune potrebbe opporsi alla richiesta di archiviazione, ma ciò che è certo è che la procura non intende procedere contro l’imprenditore. Il Pm, Massimo Politi, ha chiesto al gip di archiviare tutte le accuse nate dal contenzioso con il Comune di Varese.

E in particolare quella di aver commesso abusi edilizi (prescritta), di aver commesso diffamazione, calunnia e ingiuria con le sue comunicazioni al comune per avere ipotizzato ostruzionismo in malafede nei suoi confronti.
Per il pubblico ministero le affermazioni di Polita furono certamente dettate da una certa foga ma senza che andassero a costituire alcun reato. Cade, per la procura, anche l’accusa di aver commesso una truffa ai danni del Comune per la difficoltà di dimostrare che vi fossa la volontà di commettere il reato.
In una querela il sindaco aveva definito false, inveritiere e capziose le informazioni date da Polita su quella vicenda e tese a indurre in errore l’amministrazione comunale.
Cadono anche le accuse di falsità ideologica. Il fascicolo relativo all’inchiesta è stato assegnato a Massimo Politi nel dicembre scorso. Politi, esaminati gli atti, inerenti a fatti relativi a quasi otto anni, fa ha deciso per la richiesta di archiviazione. Resta ancora aperta invece l’indagine relativa alle presunte mazzette versate da Polita all’ex senatore e all’ex direttore generale della sanità regionale per l’accreditamento dei posti letto della clinica La Quiete di Varese.
Fu lo stesso Polita a denunciare il presunto pagamento che sia Tomassini che Licchina hanno invece sempre smentito. In merito a quell’indagine il pubblico ministero Massimo Politi si è dichiarato incompetente territorialmente rinviando il fascicolo alla procura di Milano.

Infine Sandro Polita torna a parlare della querelle relativa alla clinica La Quiete: «Le società che gestiscono la struttura sono state sequestrate con provvedimento emesso dal gip del tribunale di Avezzano – dice Polita – Con nomina di un amministratore giudiziario».
Polita non risparmia una critica al pubblico ministero di Varese che diede il via alle indagini accusandolo di aver tenuto i fascicoli fermi troppo a lungo. «Finalmente – ha detto Polita – I fascicoli sono stati riorganizzati e c’è già una richiesta di archiviazione da parte della procura di Varese».