I cinquant’anni della croce che guarda la città dall’alto

La nostra croce – quella che dal monte Chiusarella veglia su Varese – compie 50 anni e domenica i fedeli la festeggeranno con una mattinata di camminate e preghiere. Al compleanno parteciperanno i fedeli delle parrocchie di Bregazzana, Brinzio, Ganna, Massimiliano Kolbe, Rasa e Sant’Ambrogio.

Ma la croce è cara a tutti, fedeli e non: chi ama camminare sa cosa vuol dire arrivare fino a lì e, con il fiatone per la fatica, guardare il panorama e ringraziare il creato per averci donato un territorio di tale bellezza. Usanza del camminatore è portare con sé un sasso da depositare sotto la croce, in segno della strada percorsa.

A voler festeggiare i 50 della croce è stato , bregazzanese e alpino doc: «Ho fatto diverse ricerche su quella croce che protegge le nostre comunità – racconta – Ho trovato alcune delle persone che avevano portato a mano la prima “versione” in legno. E poi ho rintracciato anche coloro che si sono resi disponibili per sostituirla, 35 anni fa, con una croce in ferro, che potesse resistere meglio alle intemperie».

La croce del monte Chiusarella è simbolo di un passato di devozione, ma anche di impegno politico: «Per la Democrazia Cristiana, cinquanta anni fa, installare una croce significava mettere una bandierina sul territorio. Era un segnale di presenza e un segno di sfida mosso ai partiti comunisti e socialisti» continua Verdelli.

Sulla vetta del monte Chiusarella si sale solo a piedi. Si narra che la croce in legno fu portata in spalla fino a lì partendo da Bregazzana.

Quella in ferro, invece, fu condotta su sulla montagna usando una jeep di fortuna. Ma l’ultimo pezzo no, quello è sempre stato percorribile solo a piedi.

«Il giorno in cui la croce in legno fu sostituita con quella in ferro io avevo 17 anni. È stato un giorno bellissimo, a cui ho continuato a pensare per tutta la vita – continua Verdelli – Da lì l’idea di ripetere l’impresa. Ci abbiamo pensato un po’ e alla fine abbiamo formalizzato il programma della giornata».

Per coloro che vorranno prendere parte a questa salita comunitaria e non conoscono perfettamente il territorio, l’appuntamento è per questa domenica, alle 8.45 davanti alla chiesa di Bregazzana.

Da li si intraprenderà la prima parte della salita fino ad arrivare al Pian Valdes (ex poligono militare), dove i bregazzanesi si raccorderanno con i pellegrini provenienti dagli altri sentieri per proseguire insieme il cammino.

Si parte da 494 metri sul livello del mare (quota di Bregazzana) e si arriva a 912 metri. «Durante tutto il percorso faremo delle riflessioni sul simbolo della croce. Sarà presente qualcuno degli storici del tempo a cui chiederò di raccontare qualcosa dei tempi passati – dice don– Alle 11 celebreremo la messa sotto la croce, sperando nel bel tempo».

«Sarà particolarmente piacevole incontrare amici vecchi e nuovi, ritrovare il piacere di sentirsi un tutt’uno anche se appartenenti a frazioni o comuni diversi e soprattutto condividere un momento di preghiera che sicuramente risulterà più intenso data anche la fatica della salita» conclude Antonio Verdelli.

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