I duemila in piazza sono una festa. Brindisi record: stona solo il botto

Dalle 21 giovanissimi e famiglie si sono ritrovati sotto la torre tra spumante e musica. Affluenza superiore al 2015, Milano perde appeal. Preoccupazione per i tanti petardi

VARESE – La piazza della festa, la piazza dei botti. Per salutare l’anno vecchio e festeggiare quello nuovo piazza Monte Grappa giovedì sera si è riempita di una folla numerosa che ha forse superato le aspettative della vigilia: in duemila si sono ritrovati sotto la Torre Civica. Con spumante, allegria ma soprattutto con i petardi.
È così che l’ultima sera dell’anno si è colorata di una doppia dimensione, lieta – come lieta può essere una festa riuscita e assai partecipata – e allo stesso tempo poco gradevole e per alcuni inopportuna, a causa del contorno visivo e acustico degli innumerevoli scoppi.

Va subito sgombrato il campo da equivoci: il bollettino delle forze dell’ordine – presenti in gran numero tra polizia locale, dello Stato e carabinieri – non ha registrato alcun tipo di problema. Nessun incidente, nessun ferito, nessun sequestro. Il giudizio dell’osservatore esterno, e quello di tanti cittadini convenuti nel centro di Varese, deriva puramente da motivi estetici e di sicurezza potenziale: senza petardi, la serata sarebbe stata molto più godibile.
Invece la parte più esterna della piazza,

quella in corrispondenza della rotonda che giovedì sera è stata chiusa al traffico ed è diventata semplice punto di passaggio pedonale, si è trasformata – a partire dalle 23 – nel terreno di lancio e di esplosione per mortaretti di ogni tipo.
Centinaia gli scoppi, alcuni piuttosto fragorosi e tali da destare l’attenzione e la preoccupazione di presenti e passanti.
A festeggiare in questo modo tanti ragazzini, alcuni accompagnati dai genitori che li aiutavano nelle operazioni di preparazione e accensione.
L’apice del “bombardamento” festoso si è raggiunta, ovviamente, negli attimi successivi alla mezzanotte, quando i petardi hanno incominciato ad esplodere senza soluzione di continuità, tanto da ammassare la maggior parte dei presenti negli angoli della piazza e a ridosso della fontana per la paura di essere colpiti e lasciando una sorta di “zona franca” che si è riempita di fumo e rumore
Impotenti i tutori dell’ordine: nessuna ordinanza della vigilia ha vietato, almeno a Varese, i botti di Capodanno. Vigili, carabinieri e polizia si sono limitati a controllare che la situazione non degenerasse, riservandosi di redarguire alcuni giovanissimi che sparavano i loro petardi troppo vicino ad altre persone.
Ansia da incolumità a parte, il Capodanno pubblico varesino è stato un successo. Piazza Monte Grappa si è riempita lentamente a partire dalle 21, momento in cui è iniziato il clou dell’animazione musicale e non solo allestita dall’assessorato al Commercio e da Radio Numeber One.

Le ballate anni ’70 e 80’, lo show del dj set, le danze del corpo di ballo Gens D’ys hanno fatto da richiamo per ragazzi intorno ai vent’anni e anche per molte famiglie.
Varese è diventata l’happening più frequentato della notte di San Silvestro per i cittadini delle sua provincia, che hanno preferito il vicino capoluogo alla più rinomata Milano.
Dalle 23 in poi, in attesa dello scoccare della mezzanotte, il pellegrinaggio dei festaioli si è fatto massiccio e anche chi stava passando il Capodanno nei locali aperti è convenuto intorno al palco per il countdown verso il 2016. Nel momento fatidico si è brindato con gli auguri dell’assessore al Commercio, che ha annunciato grandi sorprese per la città nell’anno che verrà.
Semi deserti gli altri punti del centro di Varese, zona stazioni compresa: il Capodanno con il botto, letteralmente, è stato solo quello di piazza Monte Grappa.