I profughi ci costano un milione di euro «Lo Stato piange e poi butta i soldi così»

I richiedenti asilo in provincia di Varese ci costano un milione di euro. «Lo Stato strangola gli enti locali e poi trova i soldi per i profughi?» contesta il leghista .

È di un milione di euro, per la precisione si tratta di 996mila euro, l’ammontare del bando della Prefettura – emesso nel mese di giugno con una richiesta di manifestazione di interesse e aggiudicato verso la fine di agosto – per «l’individuazione di strutture idonee ad accogliere cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale in attesa di inserimento nei centri governativi».Il bando ha individuato sette soggetti ai quali verranno man mano affidati i richiedenti asilo in arrivo in provincia.

Rispetto ad un trend di trasferimenti statali agli enti locali in continua riduzione, un milione è una cifra decisamente importante.

Più dell’1% del bilancio della Provincia di Varese. Ma anche poco più di un euro per ogni cittadino residente nella nostra provincia. Il senatore leghista lo ha definito il «business della finta solidarietà».

Il commissario di villa Recalcati Dario Galli scuote la testa ricordando «gli enti locali strangolati dai tagli, mentre si continuano a buttare soldi nella fallimentare operazione Mare Nostrum che il governo imperterrito porta avanti. Per fortuna ora non è più solo la Lega a denunciare questa immane stupidaggine».

Ma come viene gestita l’accoglienza? Le strutture possono essere gestite da enti, associazione del terzo settore o privati.

Con la somma versata dalla prefettura, «un importo massimo pro capite di trenta euro più Iva al giorno», fondi del ministero degli interni, chi accoglie gli ospiti stranieri, sottoscrivendo una convenzione con la prefettura, deve garantire una serie di servizi obbligatori.

«Vitto (rispettoso dei principi e abitudini alimentari) e alloggio, gestione amministrativa, assistenza alla persona compresa la mediazione linguistica, pulizia, fornitura di biancheria e abbigliamento adeguato alla stagione, prodotti per l’igiene personal, “pocket money” pro capite di due euro e 50 cent al giorno, una ricarica telefonica di 15 euro all’ingresso».

Finora, nel corso del 2014, prima ancora di promuovere il bando, la prefettura ha gestito l’accoglienza dei richiedenti asilo con una serie di affidamenti diretti ai privati che si erano resi disponibili.

Il conto complessivo ammonta già a più di 400mila euro. Di cui quasi 40mila per lo sportello Malpensa per la prima accoglienza e informazione (finito nella bufera, con le contestazioni della Lega Nord alla procedura di assegnazione della gara, poi ripetuta) e il resto distribuito ai privati.

L’impresa individuale di ha ricevuto 95mila euro per il periodo dal 10 aprile al 30 giugno e altri 190mila per il periodo 20 luglio-30 settembre. La cooperativa Ballafon più di 21mila euro tra maggio e settembre, altri 24mila e 22mila sono andati alle onlus Exodus e Lotta contro l’Emarginazione.

E ancora, quasi 17mila euro all’albergo Lido di Gavirate e 2880 euro all’albergo Monte Marzio.

Varese

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