«I sinti del campo nomadi vivono sulle nostre spalle»

Debito dei sinti, la Lega Nord chiede alla giunta di «mettere fine a queste disparità sociali» tra la maggioranza dei gallaratesi e una «minoranza di privilegiati» che «vive sulle spalle della nostra comunità».

Approderà dunque in consiglio comunale la vicenda sollevata dalla Provincia di Varese. Dal 2007 ad oggi le famiglie che vivono nelle roulotte in via Lazzaretto hanno accumulato un debito di 25mila euro nei confronti del comune. Soldi legati principalmente alle bollette dell’acqua.

È il Comune ad anticipare i soldi ad Amsc, che per questo motivo non ha chiuso il servizio. Ma Palazzo Borghi non è riuscita a recuperare il credito. E ora i padani vogliono vederci chiaro. Tre le richieste contenute nell’interrogazione depositata ieri mattina in municipio.

La prima riguarda «l’importo esatto delle bollette non saldate dividendo nel dettaglio, utenza per utenza, i crediti vantati dal comune». Un modo per capire se a non pagare siano tutti i nuclei familiari, oppure se almeno qualcuno rispetti l’accordo sottoscritto a suo tempo con Palazzo Borghi. E che prevedeva appunto che le bollette fossero a carico dei sinti.

Il Carroccio vuole quindi sapere quando i nomadi abbiano iniziato a maturare il debito nei confronti del Comune. E «cosa si è fatto e come si intenda agire per evitare che cresca ancora». In particolare, «quali risultati si sono raggiunti affidando il recupero del credito» ad una società specializzata.

Infine si vuole capire se oltre alle bollette dell’acqua ci siano altre scadenze non onorate dai sinti. Sia sui servizi comunali, come ad esempio le mense scolastiche, che sulle tasse, a cominciare da quella sui rifiuti. Ma anche se ci siano delle multe per violazioni al codice della strada non saldate.

Tutto questo perché «in un periodo di grave crisi economica» non sono più tollerabili «queste disparità sociali per cui la stragrande maggioranza dei cittadini gallaratesi devono pagare tutti i servizi che ricevono».

Mentre «una minoranza di privilegiati può permettersi per anni di occupare un terreno comunale, non pagare le bollette e vivere sulle spalle della nostra comunità». Ed è anche su questo tema che il gruppo consigliare guidato da incalza l’esecutivo di centrosinistra.

L’amministrazione è chiamata a «rendere pubblico il motivo per cui l’amministrazione non ha mai dato corso alla sentenza di sfratto». Provvedimento chiesto dall’ex sindaco e concesso dai giudici solo dopo l’elezione di . La cui giunta ha deciso di non procedere allo sgombero. Causando, accusa la Lega, «un aumento esponenziale del debito che queste persone hanno di fatto nei confronti di tutti i cittadini gallaratesi».

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