25 Ago 2015
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Vincita straordinaria al Bingo Oplà di via Tagliamento. Sabato sera, dopo le 19, nella sala si è alzato un boato di giubilo. Sullo schermo di un cliente habitué che stava giocando alla videolottery vlt hammer è apparso un messaggio che indicava la vincita del jackpot nazionale. Un premio lordo di 260 mila euro. Cifra che, con la win tax del sei per cento che lo Stato applica per ogni vincita superiore ai 500 euro, è diventata pari a 245mila euro netti. Le persone in sala si sono accalcate davanti allo schermo del fortunato vincitore, un uomo sulla sessantina, residente in un comune limitrofo a Varese, della cui vita si conosce ben poco.
Tutti hanno iniziato a fare festa. La direzione è intervenuta per avviare le pratiche necessarie alla riscossione dei soldi. Poi l’uomo, in comprensibile stato di agitazione, ha preferito ritirarsi e sparire nel nulla, senza dire cosa ne avrebbe fatto di quei soldi. Un bel gruzzolo con cui si può comprare una casa, estinguere il mutuo e comunque togliersi un bel po’ di sfizi. È stata la moglie a gestire la compilazione dei documenti. Sarà
poi il Cirsa – gruppo internazionale leader del settore – a occuparsi di pagare i premi. L’apparecchio di videolottery funziona inserendo banconote e sperando che la combinazione di elementi sullo schermo sia quella vincente. C’è chi sostiene che sia possibile studiare il momento in cui la macchinetta erogherà la vincita. C’è chi fa addirittura calcoli per tenere sotto controllo gli apparecchi. Ma l’assegnazione del jackpot avviene in modo totalmente casuale: avrebbe potuto capitare a Bolzano come a Messina, e invece è accaduto a Giubiano. La fortuna sembra dunque aver baciato il Bingo Oplà dopo le vicissitudini dello scorso anno, quando la struttura aveva rischiato di chiudere.
«Già dieci giorni fa avevamo avuto vincite sopra i 5 e i 6 mila euro. Il jackpot nazionale, però, non era mai capitato prima a Giubiano, dove la vincita più alta è stata di 15 mila euro del super bingo» spiega , responsabile della sala. «La chiusura forzata dello scorso anno ci ha penalizzato in termini di incassi e di perdita di clienti. Ma poi abbiamo riaperto e stiamo andando avanti» continua il responsabile. «È vero che, arrestatosi temporaneamente il servizio, alcuni clienti che hanno perso l’abitudine di venire qui. Ma adesso le cose si sono assestate. Posso dire che la sala ha anche una funzione di ritrovo dal momento che ci sono persone, anche anziane, che vengono qui per stare insieme». L’identità del fortunato vincitore è avvolta nel mistero, ma c’è chi sostiene che sia già tornato nella sala che lo ha reso milionario, forse solo per rivivere l’emozione del momento in cui ha visto il messaggio di vincita comparire sotto i suoi occhi.
