Il capitale umano: in Orobianco è un valore

Essere leader di un’impresa di successo. Step uno: investire sul capitale umano. Valorizzandolo, formandolo è, quando possibile, rendendolo felice. C’è un’impresa a Gallarate che Apolo Virzi, regista del celebre quanto controverso film “Il Capitale Umano”, dovrebbe visitare per par condicio. Perché l’imprenditore gallaratese Giacomo Valentini, CEO della Orobianco lontano anni luce dal boss (e affatto leader) del lungometraggio girato in buona parte a Varese (per il quale il valore del capitale umano è pari a zero,

anzi è un costo) ha colto al volo la proposta di un gruppo di suoi dipendenti: girare la cover del video di “Happy”, di Pharell Williams in versione gallaratese e farlo proprio in azienda, concedendo una giornata di permesso a 150 persone per farlo. E non solo: essere parte del video e ringraziare per aver avuto la possibilità di condividere quest’esperienza. “Per me è stato un onore” dice Giacomo Valentini “perché significa che il mio staff si sente felice e soddisfatto del proprio lavoro.” Così parla un leader, del resto, un uomo che ha declinato in formula nostrana il concetto estremizzato da Google, ad esempio: dipendenti felici significano una qualità del lavoro in crescita esponenziale. Guadagnano tutti. E così Giacomo Valentini ha davvero concesso un’intera giornata lavorativa a tutti i suoi dipendenti per la realizzazione del video, ora in onda su Youtube per la kermesse mondiale #happyday che sta collezionando video da tutto il mondo a supporto dello sforzo umanitario intorno al mondo.

All’impresa hanno collaborato tutti, come accade in un team che funziona: c’è chi ha curato i costumi, chi la regia e chi le coreografie, tutto in clima estremamente happy. “Le idee, la collaborazione, la nostra città sono alla base di tutto – spiega Valentini – Per me sapere che i ragazzi hanno scelto il loro lavoro e i loro colleghi per girare il video #happyday è un vero regalo e la conferma che il successo imprenditoriale è frutto anche di intense relazioni umane”. Il concetto di “privilegiare il capitale umano” contraddistingue l’intera politica manageriale di Valentini. Basta un dato: “il 60% dei nostri 150 dipendenti – aggiunge il CEO – ha un’età inferiore ai 25 anni. Noi crediamo nella formazione, investiamo sul know how, e diamo un’opportunità a chi crediamo in grado di fare la differenza”. I risultati sono un brand, Orobianco, che si occupa di luxury nato nel 1996 e da allora “in crescita esponenziale”. Nuove idee, nuovi prodotti, dalla gioielleria, alla bigiotteria, sino agli accessori tra borse e calzature, che, a fronte della crisi, cresce in diffusione, gamma di prodotti, e fatturato. Valentini, del resto, è l’uomo che ha cognato lo slogan che accompagna il brand: “il bello, per tutti”. La base del suo successo è l’attenzione e agli altri: compratori o dipendenti. “Siamo un team – conclude il CEO – Che i miei collaboratori si realizzino sul lavoro, abbiano idee, sentano di poterle sviluppare e condividere, è requisito fondamentale affinché un team diventi un eccellente team”.

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