Il caso del pellet fantasma La ditta sparisce con i soldi

Avevano acquistato il pellet per l’inverno a prezzi super convenienti ma l’affare si è rivelato una clamorosa truffa: nelle ultime settimane, infatti, stanno piovendo numerose denunce sull’azienda, la Broker Sud di Cassano Magnago, con sede in via Costa, che avrebbe dovuto consegnare il materiale per stufe e caminetti e invece si è volatilizzata nel nulla con i soldi degli anticipi che gli acquirenti avevano già versato al momento dell’ordinazione.

Si parla di decine di persone, residenti in provincia di Varese ma anche in altre zone della Lombardia fino al Piemonte, che si sono fatte attrarre dalle offerte molte vantaggiose rispetto alla media. Le offerte hanno fatto da richiamo per tutti quelle persone che già dalla fine dell’estate si stavano attrezzando per recuperare il pellet in vista della stagione più fredda.

La caccia al prezzo scontato ha fatto cadere nel tranello tanti consumatori ,anche se una stima precisa dei truffati non si può ancora effettuare. Di giorno in giorno l’esercito dei raggirati si fa sempre più consistente: a ogni cliente, infatti, fin dal momento dell’ordinazione era stata indicata una precisa data di consegna ma nessuno ha ricevuto nulla di quanto stabilito. Il pellet non è mai arrivato se non dei campioni che sono stati spediti a titolo dimostrativo tanto per rafforzare la serietà dell’azienda dando spessore e credibilità al business. I clienti che hanno acquistato il materiale hanno dovuto versare circa il 30% della spesa complessiva come anticipo, altrimenti l’ordine non sarebbe diventato esecutivo.

Un sistema ben coordinato e organizzato che ha fatto breccia anche se la leva più importante è stata la convenienza: in molti hanno acquistato al prezzo di 3,50 euro al sacco, giravano anche preventivi da 90 euro al quintale oppure 227 euro al bancale che quindi si poteva acquistare pagando 68 euro al momento dell’ordinazione. Il pagamento veniva completato con un assegno che doveva coprire l’importo restante all’istante della consegna. La convenienza estrema dell’offerta non ha suscitato perplessità tra i fruitori di pellet forse per la tempistica: è parso probabilmente realistico che certi prezzi fossero così bassi perchè pubblicizzati in estate con la stagione fredda ancora lontana e con dei pezzi di magazzino ancora da smaltire dall’anno precedente.

Poi la doccia fredda. Da giorni i clienti stanno tartassando di telefonate l’azienda ma nessuno risponde e dà spiegazioni. Sulla vicenda della ditta “fantasma” stanno indagando per le loro competenze i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio e la Guardia di Finanza.

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