Il giardino in piazza convince solo a metà. «Belli gli alberi ma prima c’è la sicurezza»

Ieri il confronto tra tecnici e assessori sul progetto vincitore del concorso per l’area Repubblica. Binelli e Longhini: «Serve un giusto equilibrio». Perplessità anche sulla pavimentazione in calcestre

– La piazza giardino dell’architetto milanese, che con i suoi progetti ha vinto il concorso internazionale per piazza Repubblica ed ex caserma Garibaldi, non convincerebbe fino in fondo gli assessori del Comune di Varese che potrebbero chiedere, in fase di redazione del progetto definitivo, alcune modifiche. Variazioni che renderebbero il progetto più funzionale alle esigenze della città, che in quella piazza chiede soprattutto sicurezza. Le tavole disegnate dall’architetto Galantino – già autore di una parte di City Life, di un quartiere di Sanpolino a Brescia e di uno a Shangai – sono state illustrate ieri per la prima volta dai tecnici alla “parte politica” nel corso di una riunione a cui hanno preso parte numerosi assessori.

Questo in vista di martedì prossimo, quando sarà l’architetto a confrontarsi con la giunta e a spiegare il suo progetto. A non convincere del tutto sono due aspetti della nuova piazza: gli alberi e la pavimentazione in calcestre, che nel progetto di Galantino copre l’80 per cento dell’area. «Si tratta di trovare il giusto equilibrio tra verde, sicurezza e fruibilità – spiegano gli assessori all’Urbanistica e alla Cultura – Stiamo dunque valutando con attenzione quali varianti e aggiustamenti proporre.

Per esempio: un conto è mettere dieci alberi, un conto è metterne uno». E ancora, aggiunge , assessore al Marketing del Territorio: «Anche la superficie in calcestre può essere ridotta, prediligendo una pavimentazione più consona alla organizzazione di eventi sportivi o di mercati. Magari si può addirittura lasciare la pavimentazione che c’è adesso». Non verrà realizzato nelle prime fasi di costruzione lo spazio ad uso commerciale parallelo alla caserma; elemento architettonico creato con lo scopo di schermare il centro commerciale Le Corti, che secondo Galantino non è consono a delimitare la piazza. Gli assessori non sono i primi a interrogarsi sulla reale opportunità di creare un giardino in piazza Repubblica. Già alcuni negozianti della zona hanno espresso alcune perplessità.«Pensare di trasformare piazza Repubblica in un giardino è in linea con la storia di Varese, rinomata “città giardino”. Ma siamo sicuri che quella definizione oggi sia ancora attuale? – si domanda la negoziante , che ha mandato questa riflessione anche al governatore – Dico questo perché il contesto sociale è molto cambiato. La mia paura è che il futuro giardino si trasformi in un bosco, che potrebbe diventare a sua volta un nascondiglio».

Galantino, il giorno in cui è stato proclamato vincitore, ha spiegato con motivazioni di natura storico-urbanistica la scelta di trasformare piazza Repubblica in un giardino: «Una piazza normalmente è definita come un vuoto all’interno di un pieno. Ma non è questa la storia di piazza Repubblica, che storicamente era un’area recintata da alberi, non pavimentata. È diventato una lastricata successivamente e questo non l’ha aiutata. Adesso diventerà un giardino che completerà il sistema del verde della collina di Bosto». E ancora, riguardo al fenomeno del bivacco: «Quello della cattiva della frequentazione è un problema di riappropriazione di un’area – ha detto l’architetto – Inevitabilmente, come tutti i luoghi-non-luoghi abbandonati dai cittadini, la piazza è stata occupata da coloro che in altri luoghi non sanno cosa farci. Noi dobbiamo riportare gli abitanti in piazza, cosa che avverrà con la biblioteca e il teatro». Galantino ha tempo fino al 30 aprile per stendere il progetto definitivo. Nel frattempo, a giorni, in piazza Repubblica arriverà la pista di skateboard. Dovrebbe essere in partenza dalla Polonia.