Il pasticciaccio brutto della Manara. E ora “l’impianto più bello” rischia

L’autorità anti-corruzione invita il Comune di Busto Arsizio a dichiarare «la decadenza dell’affidamento»

Il pasticcio paradossale della gara per l’affidamento della gestione della piscina Manara che rischia di mettere in ginocchio l’attività di quello che è stato definito «l’impianto più bello d’Italia». Ecco il provvedimento con cui il procuratore nazionale anticorruzione invita il Comune a dichiarare «la decadenza dell’affidamento».

Una questione che ha del paradossale, anche perché ha origine in una vicenda in cui il gestore Sport Management (36 centri nel Centro-Nord, oltre a Como e Cremona freschi di aggiudicazione) è parte lesa e in cui si è costituita in giudizio presentando denuncia querela: la polizza fidejussoria a titolo di cauzione sul contratto stipulato con il Comune, rilasciata da una compagnia assicurativa straniera che in un’inchiesta della Procura di Brescia è stata accertata come falsa. È la trasmissione di questi atti all’Autorità Anticorruzione a far scattare l’indagine d’ufficio del pool di Cantone.

Anche perché, si legge nella “sentenza” Anac, «il Comune di Busto, di fronte ad un semplice sospetto della falsità della polizza, per eccesso di zelo, ha ritenuto comunque di sostituirla», e Sport Management, riscontrando «enormi difficoltà» nel reperire una polizza per la durata di 12 anni richiesta dal bando, ha finito per sottoscriverne una per soli cinque anni rinnovabili. Polizza che, «nonostante non coprisse l’intero arco temporale della concessione – scrive Anac – è stata comunque accettata dall’amministrazione».

Una circostanza che però, per l’Autorità, «deve ritenersi una oggettiva alterazione della parità di condizione dei concorrenti», pertanto «la procedura di gara non appare coerente con i principi di parità di trattamento e non discriminazione».

L’Anac, pur attestando la «buona fede di Sport Management», delibera che «la mancata costituzione della garanzia definitiva nella forma e nei modi previsti dagli atti di gara è sanzionata con la decadenza dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria».

Insomma, il Comune dovrebbe dichiarare nulla la gara, con tutte le conseguenze del caso, non da ultimo il rischio di doversi sobbarcare la gestione della Manara, anche se Sport Management a quel punto ricorrerebbe al Tar per una sospensiva e un nuovo giudizio di merito. Una “patata bollente” che nei prossimi giorni verrà ridiscussa a Palazzo Gilardoni. E pensare che, scrive Anac, «l’amministrazione non era vincolata, per l’affidamento della concessione, ad applicare la disciplina delle cauzioni». A saperlo prima…