Il siluro del Fico affonda Varese «Tristezza, non la riconosco più»

Post amarissimo di Max Cavallari: affondi su carcere, caserma, teatro e Sacro Monte. Terremoto in Rete: «Tanta maleducazione». E se lanciassimo una #varesesiamonoi?

– Varese bellissima e tradita. E c’è chi non la riconosce più. «Non è più la mia Varese degli anni passati … Tristezza… Il carcere vicino all’asilo che cade a pezzi con i topi nelle celle e finestre rotte. Caserma Garibaldi che non si capisce cosa stanno facendo e quando finiranno . Il teatro sembra autorimessa per aerei e piove nei camerini. Sacro Monte no comment! E non aggiungo altro».
È amarissimo il post che ieri , metà dei mitici Fichi d’India, ha pubblicato sul profilo Facebook prima e sulla pagina Varese sporcizia e degrado, poi. Da varesino Cavallari ha centrato il punto. La questione carcere è da anni al centro di polemiche. Varese è tra le poche città italiane ad avere una casa circondariale inserita nel tessuto abitativo.

Di una riqualificazione dei Miogni si parla da anni. E da anni si attende. Caserma Garibaldi: serve davvero aggiungere qualcosa? Un rudere che è in piedi per miracolo e che è diventato simbolo del degrado di una piazza, piazza Repubblica, entro la quale ombreggiano spacciatori e ubriachi. Anche di un nuovo teatro si parla da anni.
Chiude il Sacro Monte, gioiello patrimonio Unesco al centro di polemiche per la costruzione di un parcheggio mentre il borgo ha bisogno di rilancio e sostegno.


Cavallari, con poche righe, ha aperto un cratere in rete. E i commenti sono fioccati.
«Purtroppo non siamo più padroni della nostra città e troppa maleducazione e inciviltà la sta riducendo il fantasma della nostra Varese. Ciao Max», scrive un’utente di Varese sporcizia e degrado. C’è chi punta il dito contro la politica, imputando il declino agli ultimi 20 anni di amministrazione, chi ribatte che le minoranze non hanno certo fatto nulla per migliorare le cose.
Poi c’è chi se la prende con i cittadini: «Neanche i varesini sono più quelli di una volta». E ancora: «I primi a dover rispettare il luogo dove vivi siamo noi. È casa nostra, e non credo che ci voglia tanta intelligenza. Dobbiamo cambiare mentalità , e non aspettare che gli altri fare quello che tutti noi cittadini dobbiamo fare».

Tra chi segnala persone che fanno i propri bisogni in piazza della Motta e chi dice a Cavallari di allargare la visuale: «Fatti anche un giro qualche metro più fuori dal centro. Vedrai ancora di peggio. La nostra povera città ridotta in un modo pietoso da cittadini irresponsabili e governanti ancora peggio», c’è anche chi Varese la difende.
«Tante cose non vanno,altre non funzionano, tanti punti andrebbero presi in considerazione e riqualificati, ma Varese rimane sempre una bella città, anche se privata dall’antica bellezza di un tempo: tutto questo degrado io non lo vedo».
Varese bellissima e tradita, ma non dai varesini. Che in lei vedono ancora qualcosa di bello. E se dessimo una mano alla città? ha lanciato la campagna #romasonoio. Certo la capitale ha problemi maggiori, ma proprio per questo perchè non lanciare, trainati da Cavallari, #varesesiamonoi? Ciascuno a pulire il proprio angolo. Si comincia dal piccolo per arrivare ai grandi risultati.