«Il sindaco a 5 Stelle vi darà il reddito di cittadinanza»

I grillini lanciano la corsa a Palazzo Estense con una rivoluzione: «Andrà a 4mila varesini che vivono con meno di 10mila euro l’anno»

VARESE – Via Equitalia dal Comune. Reddito di cittadinanza municipale. E assessori scelti tra comuni cittadini che stanno presentando le proprie candidature. Il Movimento 5 Stelle lancia la propria corsa verso Palazzo Estense con proposte che “rivoluzionano” il metodo di governare la città.

A partire dal reddito di cittadinanza municipale, presentato dal candidato sindaco . «Questa misura andrebbe a sostegno di circa 4.000 persone a Varese – spiega Steidl – quelle cioè che hanno un reddito annuale sotto i 10.000 euro. Come fa una persona a vivere a volte con la metà di questa cifra all’anno? Un sindaco se lo deve chiedere».
Il reddito di cittadinanza municipale servirà, attraverso l’erogazione di credito su una carta, chiamata Ecocard,

per comprare alimenti, beni di prima necessità e pagare i tributi locali. Ma per accedervi occorrerà aderire al “servizio di prossimità” e dimostrare di rispettare una serie di criteri di ecosostenibilità. Insomma, essere cittadini virtuosi.
Il servizio di prossimità consisterà nel dedicare alcune ore al mese per servizi di utilità sociale per la città.
Mentre le caratteristiche di tutela dell’ambiente consisteranno nella limitazione dell’uso dell’auto, nella limitazione del consumo dell’acqua (meno di 90 litri al giorno), nella limitazione dei rifiuti indifferenziati e nel passare ai veicoli a energia 100% rinnovabile. A questa misura potranno accedere i residenti da almeno tre anni, e non da cinque anni come nella proposta di Roberto Maroni e della Regione Lombardia. «Questo reddito potrà essere elargito con bandi, partendo da qualche centinaia di persone e poi aumentando di anno in anno la quota di chi ne usufruisce». Il sostegno economico varierà a seconda della fascia reddituale. Ad esempio, chi ha un reddito annuo tra i 4.000 e i 5.000 euro avrà circa 2.600 euro di integrazione.

Sono intervenuti poi i deputati e , oltre alla consigliera regionale .
«Il reddito di cittadinanza è il sistema previdenziale che tutti i Paesi d’Europa hanno – spiega Petraroli parlando della proposta che i Cinquestelle portano avanti invece a livello nazionale – ad esclusione dell’Italia, dell’Ungheria e della Grecia. Costerebbe 17 miliardi di euro all’anno. Il bilancio dello Stato italiano è di 800 miliardi all’anno. In pratica, è assolutamente sostenibile, ma non lo vogliono fare. Forse perché le priorità del Pd sono leggi come quella sui rimborsi elettorali, che hanno approvato subito dopo l’estate».
Come proposta per la città, nel caso di un’amministrazione a Cinquestelle, Petraroli ha annunciato come i tributi locali non saranno più riscossi da Equitalia.
Infine, è stato fatto il punto sul bando assessori. Sono 43 i cittadini che hanno inviato finora il proprio curriculum. Il bando, che scadeva a fine novembre, verrà prorogato a metà gennaio.