Il vecchio palio diventa festa E conquista Varese con allegria

Il palio è trasformato in festa e i varesini premiano l’idea.

Complice il meteo benevolo, le iniziative per la patronale della città hanno attirato centinaia di varesini con il divertimento in piazza, i premi alle storiche attività commerciali del centro fino alla tradizionale consegna della Girometta d’oro a Rosita Missoni.

La “festa bosina” che ha animato il centro città per due giorni soddisfa gli organizzatori.

«La gente ha partecipato di più – ha detto la presidente della famiglia Bosina, Felicita Sottocasa – È stata sentita davvero come una festa di piazza».

Giochi, foto, musica e spettacolo sono stati gli ingredienti del sabato ai piedi del campanile. «Non aveva più senso l’idea di palio, perché non c’è più la gara dei cavalli – spiega Paola Barlocci dell’associazione – Volevamo che prendesse piede l’idea della festa nel cuore di Varese. Eravamo sotto il Bernascone e abbiamo anticipato i tempi alla sera precedente la festa in piazza. Possiamo essere soddisfatti per buon numero di presenze. I rioni collaborano volentieri, ma faticano a trovare forze giovani. Speriamo che avendo iniziato quest’anno con questa modalità si possa riproporre con un nuovo interesse da parte di tutti».

La risottata, la musica dal vivo e danza del ventre hanno catalizzato l’attenzione di buona parte della gioventù che passa la serata nei bar del centro. «Nel pomeriggio sono stati seguiti anche il torneo lampo di scacchi della società scacchistica di Varese e la finale torneo di scopa tra i rioni».Questa mattina poi, a Palazzo Estense, la Famiglia Bosina ha anche consegnato una targa di riconoscenza alla pasticceria Ghezzi «per i 95 anni di attività ininterrotta, tramandata di padre in figlio, nel cuore di Varese».

Lo stesso riconoscimento è andato alla ditta Fioraia di Alfredo Corvi per il medesimo traguardo «nel campo della floricoltura esempio della capacità imprenditoriale varesina».

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