Il vento ci salva dalla morsa dello smog Ma arriva un vademecum anti polveri

Il favonio riporta il Pm10 sotto soglia 50. Il Comune: «Per ora niente ordinanza». L’assessore Santinon prepara un elenco di consigli. E per ora niente pioggia in vista

– Grazie all’ingresso del favonio, a Varese non è scattata l’ordinanza anti-smog con le targhe alterne. Ma il Comune, per evitare di ritrovarci a breve nella stessa situazione, ha stilato un vademecum che tutti i cittadini sono invitati ad osservare. Il vademecum nei prossimi giorni sarà diffuso in negozi, uffici pubblici e nell’ufficio relazione con il pubblico di Palazzo Estense.

«Il livello di polveri sottili, in base alla rilevazione di ieri mattina, è sceso a 49 microgrammi, quindi siamo sotto la soglia. Per ora non si attuerà nessun blocco ulteriore del traffico. Restano in vigore i divieti già indicati per i vecchi diesel, ma soprattutto ci tengo a ricordare le raccomandazioni» ha detto l’assessore alla tutela ambientale . Che ha precisato che le misure per limitare lo smog sono efficaci se vengono osservate da un territorio vasto,

motivo per cui il vademecum verrà trasmesso ai sindaci dei comuni limitrofi a Varese e ai 55 comuni dell’area omogenea A1. La prima raccomandazione, ovviamente, è quella di usare il meno possibile l’automobile in città, privilegiando biciclette, mezzi elettrici e mezzi pubblici. Le città di Torino e Milano, per dare un segnale forte alla cittadinanza, hanno “regalato” due giorni di autobus gratuito. Cosa che l’assessor spiega essere difficile da attuare in tempi di magra perché il comune di Varese non gestisce direttamente il trasporto pubblico e dovrebbe quindi rimborsare ad Avt i biglietti persi. Occhio anche al termometro: negli edifici adibiti a residenza, uffici, attività ricreative, di culto, attività commerciali e sportive, la temperatura non può superare i 20 gradi, più due di tolleranza. I negozi devono tenere le porte chiuse.

Il vademecum è ricco di consigli di buon senso. Per esempio: non guidare in modo «aggressivo», con accelerazioni e brusche frenate; non utilizzare l’auto per tragitti inferiori ai 4 chilometri (i motori, infatti, inquinano di più appena sono messi in moto). In casa, bisognerebbe evitare gli apparecchi domestici alimentati a biomassa legnosa (come i camini chiusi e le stufe), così come non andrebbero riscaldati box, garage, cantine, rispostigli, depositi e scale. Attenzione anche ai bambini, a cui non va permesso di giocare all’aperto, vicino a strade trafficate, nei giorni in cui lo smog è alle stelle. Il livello di Pm10 si è mantenuto superiore al valore limite di 50 microgrammi al metro cubo dal 2 dicembre scorso (giorno in cui è stato toccato il picco di 87 microgrammi). Mercoledì lo smog è sceso sotto la soglia, con 49 microgrammi. Cosa accadrà nei prossimi giorni? «Purtroppo non ci sono cambiamenti di rilievo fino al 18 dicembre, sempre alta pressione, clima asciutto, mite in montagna (con zero termico a 2800 metri per oggi e domani), ristagno e nebbia da Gallarate in giù. Sulle Prealpi saremo fuori dalle nebbie, ma gli inquinanti saranno alti anche da noi» dice, meteorologo del Cgp.