Si presenta armato di coltello in tribunale: attimi di paura in piazza Cacciatori delle Alpi. L’uomo, che ha precedenti penali, è stato immediatamente bloccato dai carabinieri e dalle guardie giurate in servizio all’ingresso del palazzo di giustizia.
Il fatto è avvenuto intorno alle 10 di ieri mattina. L’uomo, 40 anni, residente in zona, si è presentato all’ingresso del palazzo di giustizia. Era tranquillo e si è sottoposto al passaggio al metal detector. Che ha immediatamente rilevato un’anomalia. Così il 40enne è stato immediatamente bloccato dagli addetti alla vigilanza e dai carabinieri in servizio.
«Lo porto sempre in tasca»
È stato lui stesso ad estrarre dalla tasca un coltello a serramanico con lama di 15 centimetri: ha estratto l’arma e ha fatto scattare la lama.
Seminando il panico: sono infatti freschissimi i fatti avvenuti al tribunale di Milano il 9 aprile scorso, quando si rese autore di una sparatoria costata la vita a un magistrato, un avvocato e un imprenditore.
E appena due giorni fa una donna si è presentata in tribunale, sempre a Milano, armata di coltello: a quanto pare voleva uccidere un pubblico ministero.
Ieri mattina quindi tutte le misure di sicurezza sono scattate all’istante: l’uomo è stato bloccato e disarmato. I militari lo hanno quindi accompagnato in caserma per l’identificazione. Ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di fare del male a qualcuno. In tribunale, così ha detto, non ci era andato per fare del male o spinto da propositi di vendetta, ma per ritirare un certificato.
È apparso agitato, certo: ma perchè, stando alla sua versione, non si aspettava una reazione tanto energica degli addetti alla sicurezza. L’uomo non ha precedenti per reati violenti, ma il coltello portato in tasca è stato un brutto sbaglio: si è giustificato dicendo che quel coltello lo tiene in tasca sempre, la sua è un’abitudine. Peccato che sia un’abitudine vietata dalla legge.
Allarme per la sede staccata
Girare con una lama simile in tasca è vietato sempre, non soltanto nei tribunali. Per lui è quindi scattata la denuncia per porto abusivo di arma bianca.
Il sistema di sicurezza del nostro tribunale ha funzionato, l’uomo è stato bloccato e tutte le procedure standard sono state seguite.
Tuttavia l’episodio ha riaperto il caso della sicurezza all’ufficio del giudice di pace: «La porta sul retro è costantemente lasciata aperta, soprattutto durante il periodo estivo – dicevano ieri gli avvocati nei corridoi del palazzo di giustizia – Quella porta non è protetta da nessun allarme. Chiunque potrebbe introdursi indisturbato nell’ufficio giudiziario più frequentato dai cittadini e compiere una strage».n