Incidente in mare aperto. Famiglia varesina in salvo

Gita in mare da brivido per una famiglia di varesini: la barca urta gli scogli e rischia di affondare. A bordo marito e moglie e i quattro figli di 17, 15,10 e 4 anni. Il capofamiglia ha preso in mano la situazione: il varesino, 48 anni, è riuscito ad aprire la scialuppa di salvataggio dove aveva già imbarcato l’intera famiglia prima che i soccorsi raggiungessero il natante in avaria.

L’incidente in mare è avvenuto pochi minuti prima delle 9 di ieri mattina all’interno dell’Area Marina Protetta di Carbonara a Villasimius. La famigliola varesina si trovava in vacanza in Sardegna. Quale modo migliore di trascorrere una piacevole domenica mattina se quello di concedersi una gita in barca alla scoperta dei meravigliosi colori di un parco marino naturale? I sei mai avrebbero immaginato che quella gita da piacevole si sarebbe trasformata in terrificante.

Secondo quanto ricostruito sinora il natante ha infatti speronato degli scogli che ne hanno danneggiato in modo grave lo scafo. La barca imbarcava acqua e la poppa del natante si stava rapidamente inabissando. Il quarantottenne, mostrando sangue freddo e una buona preparazione, ha quindi aperto la zattera di salvataggio trasferendovi moglie e figli mettendoli così al sicuro.

Nel frattempo sono subito arrivate le motovedette della Guardia costiera di Villasimius e della Guardia di finanza. Sul luogo dell’incidente è anche arrivata l’Imbarcazione “Rachele” con a bordo il proprietario del cantiere nautico del porticciolo di Villasimius, pronto a intervenire per rimorchiare la barca ed evitare l’affondamento che avrebbe creato un forte danno ambientale nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, nel tratto di mare antistante la spiaggia di Porto Giunco affollata di turisti.

Si è quindi deciso di tentare di rimorchiare la barca. Tutte le operazioni sono state coordinate dal primo maresciallo Francesco Fornaro responsabile della Capitaneria di Porto di Villasimius. La “Rachele” ha agganciato il natante iniziando a spostarlo lentamente, un’operazione che ha consentito di portarla fino in porto, mentre le altre motovedette di Guardia costiera e Finanza tenevano distanti le imbarcazioni della zona.

Mamma, papà e i loro quattro figli sono stati riportati a riva sani e salvi. Va sottolineata la prontezza di spirito del quarantottenne che ha immediatamente dato il via alle operazioni di salvataggio mettendo in salvo la propria famiglia, in particolare il figlio più piccolo di soli 4 anni, ovviamente dopo aver lanciato un sos secondo le procedure di emergenza in mare.

Nelle prossime ore la dinamica dell’accaduto sarà ricostruita anche grazie all’analisi delle strumentazioni di bordo dell’imbarcazione danneggiata. Stando alle prime verifiche, però, parrebbe appunto che il natante abbia urtato degli scogli. L’urto ha danneggiato la chiglia del natante che ha immediatamente iniziato a imbarcare acqua. Perfetto le operazioni di soccorso di Guardia Costiera e Gdf: in caso di grave danno allo scafo un’imbarcazione di piccole dimensioni può colare a picco in pochi istanti. La tempestività dei soccorsi ha permesso ai sei varesini di tornare a riva sani e salvi.