Incubo a Valle Olona Cinque anni dopo

Emergenza acqua attorno a Varese. Un nubifragio si è abbattuto ieri mattina sulla città e gli immediati dintorni. Particolari problemi al traffico si sono registrati in via Peschiera, dove la strada è stata completamente allagata ed è rimasta chiusa sino al tardo pomeriggio. Allagamenti anche in via Dalmazia e in via Monte Nero.

Il risveglio per gli abitanti della Valle Olona ieri è stato da incubo e ha riportato alla memoria quanto accaduto quel 15 luglio del 2009, quando il rumore cupo dell’Olona ha fare da colonna sonora a una giornata difficile da dimenticare.

Da quel giorno sono passati cinque anni, ma lo scenario non é molto cambiato: la piena del fiume e dei suoi affluenti non é cambiata, se non perché in questa situazione i millimetri d’acqua caduti sono stati meno e più dilazionati, e non ha fatto differenze.

L’Olona ha raggiunto i 240 centimetri di portata di acqua a Castiglione Olona, avvicinandosi alla soglia d’allarme attestata a 270 centimetri. L’ondata di piena del fiume ha raggiunto Castiglione intorno alle 12.30 per poi spostarsi su Fagnano.L’acqua ha invaso cantine e la gente si è rifugiata sulle scale e sui balconi a guardare preoccupata e a domandarsi se la sciagura di quel 15 luglio 2009 si sarebbe replicata. «Non ne possiamo più – commenta
residente in già Dalmazia al civico 52 – Ogni volta che piove con una certa abbondanza, ci troviamo sommersi dall’acqua. I tecnici del comune nel 2009 avevano fatto un sopralluogo e avevano promesso che sarebbero intervenuti e, invece, non si é piú visto nessuno».

Al civico 52 di via Dalmazia, i residenti sono vittime della Roggia Molinara, un affluente dell’Olona che attraversa proprio il loro cortile.

L’acqua della Roggia trasuda dai pavimenti delle taverne e del giardino, raggiungendo in mattinata i 60 centimetri. «Per fortuna che abbiamo messo le pompe all’ingresso delle taverne e che la corrente elettrica ha retto» continua la signora Napoleone.

«Il mio vicino di casa non é stato così fortunato: l’acqua ha raggiunto la taverna dove si trovano frigorifero e lavatrice e c’è stato un blackout». La signora Napoleone ha un bambino di un anno. «Non posso nemmeno uscire di casa nel caso in cui ci sia un’emergenza: fuori é tutto completamente allagato. Per non parlare dei danni a mobili e elettrodomestici. Che il Comune faccia qualcosa».

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