La bella straniera abbraccia i nonni: «Ti ricordi di me?». E spariscono i soldi

I carabinieri di Varese hanno trovato la 35enne ungherese autrice di un furto un mese fa: decisiva la descrizione fornita dalla vittima

Ruba un cellulare con il trucco dell’abbraccio: bella truffatrice denunciata dai carabinieri della compagnia di Varese. I militari guidati dal capitano Gerardina Corona sono arrivati all’avvenente ungherese di 35 anni grazie alla descrizione fornita dalla vittima.

Il colpo è avvenuto un mese fa in centro a Varese. La donna aveva collaudato un sistema semplice ma efficace per borseggiare il malcapitato di turno. Passeggiando per il centro, ben vestita, truccata, pettinata e molto elegante, la donna aveva finto di riconoscere nella vittima un conoscente. Un sorriso smagliante, poi un bel “ciao” pronunciato di slancio, con gioia, poi l’abbraccio al presunto vecchio amico. Quindi a fronte dell’imbarazzo della vittima che ovviamente non sapeva chi fosse quella donna, c’erano le scuse. Scuse affrettate, seguite dalla spiegazione di averlo scambiato per un altro: «Che stupida, che figuraccia, mi scusi davvero». La donna poi si era allontanata, ma con il telefonino della vittima in tasca. L’abbraccio le era servito per sfilarlo dalla tasca del malcapitato con gesti rapidi ed esperti.

L’uomo, a causa dell’imbarazzo e del momento di confusione, si era accorto troppo tardi della truffa subita. Ma aveva fornito una descrizione precisa di quella donna. Che a quanto pare non era al suo primo colpo. I militari l’hanno quindi rintracciata. Hanno setacciato il centro con la descrizione della truffatrice ben stampata in mente sino ad intercettarla. La donna tra l’altro sarebbe collegata ad altri colpi identici messi a segno in città per i quali erano già stati denunciati quattro ragazzi, due maschi e due femmine, ungheresi a loro volta e trentenni.

A carico della banda ci sono tre colpi riusciti e uno tentato. Il modus operandi è sempre lo stesso. L’abbraccio con finta gaffe grazie al quale il gruppo aveva borseggiato cellulari e portafogli. Il perimetro d’azione era quello di corso Moro e via Morosini. Qui il gruppo passeggiava e abbracciava giovani e meno giovani, uomini e donne, a caccia di bottino. Anche i “colleghi” della trentacinquenne erano stati identificati grazie alla descrizione fornita da alcune delle vittime. Il trucco era stato messo in atto anche a sud della provincia durante il periodo estivo. Potrebbe trattarsi sempre degli stessi truffatori. L’appello ai varesini, e non solo, è di fare attenzione. Il trucco prende di sorpresa ma ormai è noto. Chiunque dovesse incappare in uno sconosciuto in vena di abbracci faccia attenzione e allerti subito il 112.