La fantasia senza limiti dei truffatori Ecco il raggiro dell’acqua puzzolente

La truffa è andata in scena a Binago, ma l’allarme ormai si è diffuso in tutta la provincia

– Al confine tra Binago e Malnate è entrato in azione il truffatore dell’acqua “puzzolente”. I fatti si sono svolti sul territorio di Binago, ma l’allarme è arrivato fino a Malnate.

I fatti si sono svolti nella giornata di venerdì, nella zona di via Monte Cervino, una strada confinante con San Salvatore. Una vicenda assurda: con l’inganno un truffatore solitario hanno raggirato due anziani, ultraottantenni che temevano di avere l’acqua contaminata. Con il solito ventaglio di scuse vili, l’uomo si è intrufolato all’interno dell’abitazione della coppia di coniugi, seminando dubbi e preoccupazioni. «Un fatto di tale gravità – racconta il figlio della coppia – non era mai successo ai miei genitori. E’ difficile da spiegare anche il motivo per cui certi raggiri riescono. Prendono di mira le persone anziane, facendo credere cose assurde. Sono davvero dispiaciuto».

Ma andiamo con ordine, anche se la ricostruzione precisa dei fatti deve essere ancora effettuata. Il truffatore solitario ha fatto capolino in via Monte Cervino facendo leva sul tasto dell’allarme sociale. Dall’acqua contaminata al mercurio, il truffatore di via Cervino è passato alla versione più nauseabonda dell’acqua maleodorante. A un certo punto, per rendere più credibile la versione, l’uomo ha fatto scorrere l’acqua dai rubinetti e forse ha usato qualche sostanza particolare per dare un certo odore. Gli inquilini dell’abitazione avrebbero sentito un odore diverso, tanto da convincersi della pericolosità dell’acqua.

A quel punto è scattato il piano: «Ha detto di mettere tutti gli oggetti preziosi in un sacchetto – dice il figlio – perché altrimenti ci sarebbe stato il pericolo concreto che si sarebbe potuto rovinare tutto». L’oro, i contanti e i gioielli sono stati depositati in un frigo: secondo la versione del truffatore, solo in quel modo si potevano salvare dalle contaminazioni dell’acqua. Poi ha distratto le due vittime allontanandole dal bottino. Ma quando i due coniugi sono tornati in cucina, il truffatore si era già allontanato con il bottino tra le mani. Si era impossessato, senza alcuno scrupolo, anche delle fedi nuziali. Nelle stesse ore nella vicina Olgiate, un truffatore, descritto come un trentenne con il pizzetto, era stato invece messo in fuga da una signora. Potrebbe trattarsi magari dello stesso individuo che ha colpito tra Binago e Malnate. Sugli episodi stanno indagando i carabinieri.