La “Forzinetti” va ancora a pezzi Appello degli studenti al sindaco

Tante parole vengono spese su Varese che deve diventare città universitaria. Eppure il Comune non riesce nemmeno a sostenere un’importante realtà come l’Aula studio Forzinetti di piazza XX Settembre.

La struttura, che si trova nel piano interrato del passaggio pedonale che collega appunto piazza XX Settembre a via Como, è ad oggi il luogo più frequentato dai giovani universitari di Varese e provincia per lo studio. Ma le condizioni dell’aula sono sempre più critiche. E il Comune, proprietario dello stabile, non effettua da tempo non solo l’ordinaria manutenzione, ma nemmeno i miglioramenti necessari.

Un esempio tra tanti il fatto che il condizionatore a servizio dell’aula sia stato acquistato con una colletta dagli stessi studenti, che sono riusciti a mettere insieme oltre duemila euro.

L’aula viene infatti gestita dall’Associazione degli studenti di Varese e provincia, una realtà ultraventennale (fondata nel 1992). L’attuale presidente , insieme ai consiglieri e, ha deciso di lanciare un appello pubblico al sindacoe all’assessore ai Servizi educativi .

Nonostante la convenzione tra Comune e associazione preveda che le opere di manutenzione siano a carico dell’ente pubblico, «nel corso degli anni l’edificio è stato frequentemente soggetto a lavori di manutenzione ordinaria, totalmente a carico dell’associazione» spiega Bigai.

Ad esempio l’imbiancatura interna ed esterna, il corredo interno, «abbiamo le sedie vecchie tenute insieme con nastro adesivo», e appunto il condizionatore.

Ci sono però dei problemi oggettivi a cui i ragazzi, con i loro sforzi, non riescono a rispondere a causa dell’onerosità economica: ovvero, la sicurezza dell’area, le infiltrazioni di umidità sul soffitto dei bagni, ma anche dell’aula e l’ascensore fermo da anni (l’unica “strada” per consentire ai disabili di usufruire dell’aula).

A farsi portavoce del problema anche il consigliere comunale del Pd , che nella vita è uno studente.

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