La giustizia varesina è al collasso

Pesanti scoperti nell’organico. Il presidente del palazzo di Giustizia, Piglionica: «Facciamo il possibile»

Giustizia varesina: inizia l’autunno più lungo. I dati parlano chiaro: il tribunale ha pesanti scoperti in organico che vanno dal 18% registrato nell’ambito dei magistrati togati all’80% registrato all’ufficio del giudice di pace. Ovvero quello più utilizzato dai cittadini che si trovano a dover ricorrere al sistema giudiziario. «Stiamo cercando di far fronte a una situazione difficile – ammette il presidente del tribunale di Varese, – cercando di fare il possibile per evitare disagi per i cittadini».

L’altro ieri il tribunale ha perso nuovo personale: Stefano Sala, giudice per le indagini preliminari, ha lasciato Varese per Torino. E non sarà sostituito. I dati sono pesantissimi: lo scoperto è del 18% nei ranghi dei magistrati, pari a quattro giudici che sarebbero necessari per arrivare a pieno organico ma attualmente non sono stati assegnati, e del 10% per i giudici onorari (Got). Nel settore del personale amministrativo la scopertura è pari a circa il 30%,

tra cancellieri, segretari, assistenti dei magistrati e dipendenti che svolgono funzioni di vario genere. La carenza di personale raggiunge i massimi livelli per quanto riguarda i giudici di pace: ci sono due giudici di pace in servizio, quando per coprire l’organico ne servirebbero undici. Tradotto in percentuale, la scopertura è dell’80% a Varese, mentre raggiunge il 100% nella sede distaccata di Luino, dove l’unico giudice di pace ha lasciato e non è stato più sostituito. Gli avvocati del foro di Varese avevano lanciato l’allarme già lo scorso mese di giugno quando a fronte della notizia della volontà da parte di alcuni magistrati di lasciare la sede di Varese in favore di altre destinazioni, nessun magistrato in tutta Italia aveva fatto domanda per venire a prestare servizio in piazza Cacciatori delle Alpi.

Se il tribunale soffre non va meglio in procura. Dopo il trasferimento del pubblico ministero Agostino Abate, lasceranno la procura di Varese tre colonne portanti: i pubblici ministeri Sara Arduini e Sabrina Ditaranto, magistrati di provata esperienza, e la collega Giulia Troina, che si è resa protagonista, nonostante la giovane carriera, di indagini di altissimo livello sul nostro territorio. Di fatto l’organico dei magistrati in servizio in procura si troverà dimezzato tra pochi mesi: i pubblici ministeri passeranno da otto a quattro entro l’autunno. Le richieste di trasferimento dei tre magistrati sono già state accolte: Arduini prenderà servizio presso la procura della Repubblica di Milano, Ditaranto andrà sempre a Milano ma alla procura dei minori, Troina sarà giudice della sezione civile a Como. «Certo la situazione è complessa – aveva spiegato il procuratore di Varese Daniela Borgonovo all’epoca – ma sapremo superare anche questa difficoltà. Ci sono molti fascicoli arretrati ma con metodo sapremo portarli a compimento».

Forze fresche per la giustizia varesina potrebbero arrivare nella primavera 2017, con l’inserimento di nuovi tirocinanti. Quello che si appresta a cominciare per il polo giudiziario varesino sembrerebbe davvero essere l’inverno più gelido mai visto da sempre. n