La Provincia racconta Greta a Matrix

La trasmissione di Canale 5 ieri sera davanti alla casa di Gavirate insieme alla nostra Simona Carnaghi . «Ho visto le due ragazze molto provate e stanche, altro che ingrassate: su di loro dette troppe cattiverie»

– Le telecamere di Matrix ieri sera in via Amendola a Gavirate, di fronte alla casa di . Per raccontare al pubblico di Canale 5, con uno speciale andato in onda ieri sera in seconda serata, la vicenda di una delle due cooperanti rapite in Siria lo scorso 31 luglio e liberate settimana scorsa, la trasmissione condotta da , ha scelto la collaborazione del nostro giornale.

È stata la nostra giornalista a curare il collegamento esterno, direttamente da via Amendola, con il programma di Canale 5 ed a raccontare le fasi salienti del rapimento, della liberazione e del ritorno a Gavirate della giovane cooperante. È stata la cronista de La Provincia di Varese a raccogliere settimana scorsa, fuori dall’abitazione della famiglia Ramelli, le prime parole di Greta ritornata a casa e quelle del fratello Matteo.

Una lunga attesa, condivisa con altri colleghi della stampa, durata un paio di giorni, sotto il freddo, sia da parte di Simona Carnaghi che dei nostri fotografi di Varesepress e , i quali si sono dati il cambio per non rischiare di perdere e quindi di non immortalare in uno scatto, l’arrivo di Greta a casa. «La famiglia Ramelli ha deciso di non rilasciare più dichiarazioni perché dopo tante polemiche vogliono tornare alla normalità, soprattutto Greta;

una linea improntata al riserbo tenuta anche durante i mesi di prigionia come richiesto dalla Farnesina, per agevolare i contatti con i rapitori» ha detto la nostra giornalista in apertura di collegamento. La vicenda di Greta e della sua collega , ha diviso non solo l’Italia ma anche Gavirate, dove nelle piazze sia reali e che virtuali, come Facebook, molti gaviratesi hanno criticato, anche pesantemente, le due cooperanti sia per il riscatto pagato per liberarle, sia per la scelta di andare a fare volontariato in un luogo così pericoloso come la Siria, senza contare le tesi complottiste emerse nelle ultime ore o le tante bufale apparse sul web.

«Ho visto Greta molto provata e stanca altro che ingrassata – ha proseguito Simona – sono state dette tante cattiverie sulle due ragazze».

In paese, sono comparsi striscioni contro le due cooperanti da parte di Forza Nuova, proprio in via Amendola, da parte di Fratelli d’Italia sul piazzale del Comune e da anonimi sulla Sp1 alla Schiranna. «Striscioni pericolosi perché vanno ad alimentare un clima d’odio immotivato che non si era mai visto prima; anche in occasione del rapimento delle due Simone c’erano state polemiche, ma non un’ondata d’odio come adesso, creato da un utilizzo sbagliato dei social network, non s’era mai vista» ha detto la nostra giornalista, che poi ha citato le parole del sindaco di Gavirate in merito al presunto riscatto, pagato come si è sempre fatto in passato e quelle del parroco don , che ha indicato Greta come un esempio da seguire.