La Scala a Malpensa: sogno Expo di Maroni

Il governatore vuole portare una rappresentazione nello scalo. Scettico il sindaco di Somma: «Difendano i voli, altro che opera»

– La Scala di Milano all’aeroporto di Malpensa: non una boutade ma un’idea viva e vegeta che scalda le intenzioni del presidente della regione Lombardia . Proprio Maroni sarà il membro nominato dalla Regione nel consiglio di amministrazione della Scala (succedendo a che era stato designato nel precedente Cda dall’ex presidente della). E tra i progetti di cui si parla c’è «una rappresentazione operistica in aeroporto, a Malpensa», rende noto Maroni.

«Durante Expo voglio che la Regione sia rappresentata al massimo livello» dichiara lo stesso governatore confermando la scelta di entrare a fare parte del cda della Scala, con tanto di benestare del sindaco di Milano che è presidente del teatro e lo rimarrà anche nel nuovo Consiglio. «Pisapia mi ha sollecitato a fare questa scelta», spiega Maroni. «Vogliamo cogliere tutte le occasioni per sostenere l’azione del teatro. La Scala e la Lombardia sono due eccellenze». Se ci saranno più soldi a disposizione del teatro milanese «dipenderà

dai progetti», dice Maroni. «Se sarà necessario li troveremo». L’ipotesi di un’opera che risuoni negli ampi spazi del terminal 1 di Malpensa potrebbe dunque valere lo sforzo di trovare risorse indispensabili allo scopo. Ma non sarà una “Carmen” o una “Traviata” a rimettere in pista gli aerei e i passeggeri che si muovevano sette anni fa a Malpensa. «La lirica affascina, come il canto e la danza, e serve a diffondere cultura che è sempre un bene per tutti», premette il sindaco di Somma Lombardo . «Ma anziché pensare all’aeroporto come veicolo di cultura, si cominci a decidere una strategia aeroportaule lombarda e nazionale». In altre parole ancora: «La politica faccia la politica e prenda le decisioni che servono a questo aeroporto. Se non è in grado di diffondere i voli intercontinentali, va fatto un ripensamento, altro che Scala a Malpensa».

Da sempre difensore dell’aeroporto e di un suo sviluppo futuro, il sindaco di Somma Lombardo ha protestato vivacemente, “vesitito” da uomo sandwich, davanti a Palazzo Lombardia dopo l’entrata in vigore del Decreto Linate a firma del ministro dei Trasporti . «Ecco cosa decide la politica: di penalizzare Malpensa consentendo a Linate i voli per tutta Europa trasportando passeggeri negli altri scali Ue dove poi possono imbarcarsi per il resto del mondo», ricorda Colombo. «Regione Lombardia è rimasta a guardare. Dopo una prima voce di protesta non ha fatto nulla, non ha acquisito quote di Sea come dichiarava e non ha neanche inserito nel proprio bilancio l’imposta sul rumore (Iresa) dovuta per legge dalle compagnie aeree, da girare a compensazioni ambientali sul territorio». La musica da suonare sarebbe, insomma, un’altra.