La Svizzera contro Gallarate «Tenetevi i venditori abusivi»

Effetto-crisi, ora persino i venditori abusivi di fiori “delocalizzano” in Canton Ticino: arrivano da Gallarate i frontalieri delle rose, che invadono la zona del Locarnese. Il caso, sollevato dalla Lega dei Ticinesi, approda al parlamento cantonale di Bellinzona.

«I venditori abusivi di fiori? Sono originari del Bangladesh e risiedono a Gallarate».

Interrogazione parlamentare

A rivelarlo è il comandante della Polizia comunale di Locarno, in una risposta scritta al deputato della Lega dei Ticinesi Silvano Bergonzoli, che è finita nel testo di un’interrogazione parlamentare al Gran Consiglio. «Sono molesti» secondo Bergonzoli, che ha scoperchiato il caso: «Da più di un anno a Locarno e in altre località del nostro Cantone – spiega – circolano parecchi venditori ambulanti, i quali entrando nei bar e ristoranti cercano con insistenza incredibile di vendere rose».

Niente di diverso da quello che nelle nostre città succede ormai da anni, ma nell’ordinatissima Svizzera questa novità crea scompiglio: «Anche il sottoscritto – aggiunge il deputato ticinese – è stato testimone in un esercizio pubblico, a più riprese, di queste molestie. Gli ambulanti entrano chiedendo a tutti, indistintamente se coppie o singoli, se vogliono acquistare una rosa. Entra il primo che poi esce, e dopo un po’ ne entra un altro con le stesse modalità e poi un terzo e anche un quarto».

Apriti cielo: Bergonzoli ha interpellato la “Polcom” di Locarno, l’equivalente della nostra polizia locale, scoprendo che «per la maggior parte sono cittadini del Bangladesh, residenti nella zona di Gallarate». Sono i frontalieri delle rose: c’è grossa crisi, così i venditori di fiori hanno deciso di abbandonare ristoranti e semafori del Varesotto, per cercare fortuna oltre il confine e aprire nuovi mercati.

Tutti in Tilo

Tecnicamente, una vera e propria internazionalizzazione. A favorire il flusso dei bengalesi verso la zona del “Sopraceneri” è la presenza del comodissimo (un treno ogni due ore) collegamento ferroviario diretto sui convogli Tilo, tra la stazione dei Due Galli, sede di una folta e ben integrata comunità bengalese, e Bellinzona o Locarno, via Cadenazzo. I poliziotti svizzeri fermano i venditori ambulanti abusivi, li controllano e li invitano a tornarsene in Italia, ma il flusso è incessante e il deputato leghista ticinese chiede «interventi più energici» per contrastare l’invasione.

Tanto poi quando tra un paio d’anni sarà pronta la Arcisate-Stabio i frontalieri delle rose potranno puntare su Lugano: viaggio più veloce e città più grande, un mercato appetibile.

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