L’abbraccio del Sacro Monte «Con Paolo VI legame speciale»

Il Sacro Monte si prepara al Beato Paolo VI. C’è gioia per l’annuncio arrivato nei giorni scorsi dal Vaticano.

Dovrebbe essere il 19 ottobre la data prescelta, a conclusione del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia, per la beatificazione di Papa Montini. Forse nel 2015 la canonizzazione. Una decisione maturata dopo che la Congregazione per le Cause dei Santi ha attribuito alla sue intercessione la guarigione inspiegabile di un bambino non ancora nato.

«Siamo lieti di sapere che, con il consenso di papa Francesco, verrà beatificato il nostro Arcivescovo , divenuto poi sommo pontefice col nome di Paolo VI» ha detto il parroco di Santa Maria del Monte, monsignor .

Paolo VI con il Sacro Monte ha avuto un rapporto forte e significativo, anche grazie al segretario monsignore , predecessore di don Villa come arciprete del Santuario.

«L’anno prossimo sarà un anno particolarmente importante che chiederà impegno, anche sul fronte della riapertura della cripta di Santa Maria del Monte», un’opera che, in vista di Expo 2015, andrà a impreziosire uno dei patrimoni dell’Unesco della provincia di Varese. «La parrocchia e il santuario del Sacro Monte si sentono particolarmente coinvolti in questo evento, che propone la figura di questo Pastore della Chiesa universale come modello di vita cristiana, in quanto innamorato di Cristo, imitatore delle sue virtù e propugnatore dei suoi insegnamenti».

Dicono le cronache che Papa Montini sia salito almeno dodici volte al Santuario: «Sei volte a piedi dalla Prima Cappella, pregando, con il volto pensoso di chi contempla il mistero di Dio fatto uomo».

Secondo don Erminio, per spiegare quanto fosse particolarmente caro a Paolo VI, c’è una dichiarazione del compianto monsignor che fu vicario episcopale della zona pastorale di Varese.

«Forse perché il suo segretario, don Pasquale Macchi, nativo di Varese – diceva Citterio – gli aveva comunicato la devozione particolare che i varesini hanno per la Madonna del Sacro Monte; forse per il legame che la tradizione ha stabilito tra il santuario del Sacro Monte e Sant’Ambrogio, ammiratissimo dal Cardinale; e forse anche perché, un po’ sempre, ma soprattutto nelle giornate limpide, dal Sacro Monte lo sguardo spazia sull’immensa Diocesi come da nessun altro punto di osservazione».

«Quando la Chiesa universale sarà invitata ad onorarlo come beato, e poi come santo – prosegue l’arciprete del Sacro Monte – guarderà a lui non solo per invocarne la protezione, ma anche per imitarlo nel suo amore filiale a Maria e nella sua devozione orante alla Madonna».

«Da parte nostra ci attiveremo per riproporre, nelle più diverse circostanze, il suo ricco magistero e la sua feconda azione pastorale».

E proprio in questo senso per il prossimo anno, il parroco ha in mente di dedicare al pontefice una parte de “La Città sul monte”.

«Per il prossimo anno ho avviato una ricerca tra gli interventi di Paolo VI, per proporre sul Notiziario settimanale una delle sue preghiere a Maria: così comprenderemo la profondità delle sue riflessioni e godremo delle belle intuizioni del suo spirito».

Sarà un’occasione per portare una parte del pensiero del Santo Padre, nelle case di fedeli e pellegrini.

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