L’acqua del lago è pericolosa Attilio Fontana avvisa Varese

É stata firmata ieri mattina dal sindaco Attilio Fontana un’informativa che suggerisce ai cittadini di evitare «contatti diretti e prolungati con le acque del lago di Varese» vicino alle sponde dove sono presenti fioriture algali, soprattutto se accompagnate da schiume. Palazzo Estense precisa che l’avviso é di carattere precauzionale ed é stato predisposto, su richiesta dell’Asl nei giorni scorsi, dopo che le analisi di natura tossicologica e microbiologica hanno evidenziato una significativa presenza di cianobatteri, alghe potenzialmente tossiche, ma che dai controlli effettuati non presentano livelli di tossine algali tali da mettere a rischio la salute umana. «Non si tratta di un obbligo, altrimenti avemmo emesso un’ordinanza, ma di un consiglio – spiegano da Palazzo Estense – Questo per tutelare anche i soggetti che sono maggiormente esposti a dermatiti o disturbi gastroenterici».

Gli esperti dell’Asl, inoltre, sottolineano che questi cianobatteri oramai fanno parte dell’ecosistema lacustre. Infatti si tratta, è bene specificarlo, di valori legati alla balneabilità e il lago di Varese é ormai da tempo off limits ai bagnanti. La particolarità di queste alghe sta nel fatto che il livello di tossicità può variare a seconda dell’ossigeno, del clima e di altri fattori. Quest’anno le particolari condizioni meteo costituite da vento e forti precipitazioni hanno portato a galla queste alghe e di fatto posticipato il periodo di fioritura.

A questo si sono aggiunti alti livelli di “nutrienti” che hanno scatenato il “boom”, l’esplosione di chiazze e melma che ha ammorbato tutto il lago. Così, in via precauzionale «considerato che i cianobatteri possono produrre tossine pericolose che possono manifestare effetti indesiderati sulla salute umana, di diversa natura a seconda delle concentrazioni e delle vie di esposizione (dermatite, irritazione oculare e delle vie aeree, fenomeni gastroenterici, quali nausea, vomito e diarrea, difficoltà respiratorie, cefalea, febbre, …), a seguito di esposizione per contatto diretto, inalazione di materiale aerosolizzato (soprattutto nei soggetti allergici) e ingestione involontaria di acqua contaminata», il suggerimento è quello di evitare ancora per qualche giorno contatti con l’acqua lacustre finché le concentrazioni di cianobatteri non saranno nuovamente diminuite.

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