L’Agusta piange Venanzi e Moran

Una coppia di grande esperienza che da anni faceva volare insieme il convertiplano AW609. La tragedia di questa mattina li ha portati via

Sono due i piloti piloti morti questa mattina (venerdì 30 ottobre 2015) nel tragico incidente occorso al convertiplano AW609 di Agusta Westland: Pietro Venanzi e Herb Moran.

SESTO CALENDE – in Agusta era una vera e propria leggenda. Era Il Collaudatore, l’unico in grado di pilotare il Convertiplano, sin dal primo volo di collaudo datato 2006. Venanzi era diventato pilota militare nel 1988 a Sheppard (Texas), volando su T-37 e T-38. Assegnato al 4° Stormo di Grosseto, ha acquisito la combat readiness, col ruolo di intercettore sull’F-104 Starfighter. Selezionato per il Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare, si è qualificato anche per l’ala rotante, diventando pilota collaudatore nel 1993 a Patuxent River, (Washington D.C.). Era in Agusta dal 1999, dove è pilota responsabile del programma BA-609, Venanzi ha oltre sette mila ore di volo totalizzate su più di 50 tipi di aeromobili diversi. Nel dicembre 2014 è stato il primo italiano a vincere il prestigioso premio “Kincheloe Award”, che l’associazione dei piloti sperimentatori Sept assegna dal 1958.

VARESE -, americano, residente nel Varesotto, era l’esperto co-pilota di Venanzi. Insieme facevano volare il convertiplano Agusta da quasi quattro anni. Moran ha alle spalle un lungo servizio su questo velivolo. Originario di Portland, Moran si è laureato in ingegneria alla Oregon State University e per tredici anni è stato pilota nel corpo dei Marines. Tornato alla vita civile Moran ha prima lavorato per Bell e dal 2011 era diventato pilota sperimentale per Agusta Westland.