Ha bruciato lo stop ubriaco L’amico di Lucia era senza patente

Guidava con il tasso alcolemico superiore di circa cinque volte il limite stabilito dalla legge ed era senza patente il ragazzo alla guida dell’auto su cui, nella notte tra sabato e domenica scorsa, è morta
in seguito a un terribile scontro tra una Bmw e una Opel Corsa, a Lonate Pozzolo.

È la conferma che arriva dal chiarimento dei ruoli di chi fosse effettivamente al volante quella maledetta notte costata la vita a una ragazza di soli 19 anni. È stato infatti sciolto il giallo di chi era alla guida dell’auto sulla quale viaggiava la diciannovenne morta a causa di un incidente alle 4 di domenica scorsa.

Fondamentale la testimonianza dell’amica di Lucia, che era con lei su quella Opel che dopo aver bruciato l’incrocio tra via Fiume e viale Ticino a Lonate Pozzolo, si è schiantata contro una Bmw. Il giovane romeno al volante della berlina di grossa cilindrata aveva da subito indicato nel ventiquattrenne l’autista dell’utilitaria. Un dettaglio non da poco: il ragazzo era al volante con un tasso alcolemico di quasi cinque volte superiore a quello consentito dalla legge. Non solo: il ragazzo non aveva la patente.

La licenza di guida, infatti, gli era stata ritirata alcune settimane prima pare sempre per guida in stato d’ebbrezza. Dopo lo schianto mortale il giovane alla guida deve essere stato preso dal panico. Era ubriaco, al volante senza patente di un’auto che non aveva rispettato un segnale di precedenza. Una serie di concause che avevano contribuito a un incidente in cui era morta una sua amica: la diciannovenne di Cardano al Campo.

E probabilmente in un momento di debolezza potrebbe aver cercato di allontanare da sé l’accaduto, dando una versione non chiarissima della dinamica. Lasciando intendere insomma che alla guida della Opel ci fosse il fidanzato di Lucia, che invece – adesso gli investigatori lo hanno chiarito con certezza – era seduto sul sedile posteriore accanto alla ragazza e se l’è vista morire tra le braccia.

Il pubblico ministero ha immediatamente ipotizzato che quella del ragazzo potesse essere una versione di comodo. Ed è andato sino in fondo con le sue indagini. A chiarire tutto la testimonianza della quarta giovane che viaggiava sulla Opel.

Come da prassi l’autorità giudiziaria ha aperto un fascicolo per omicidio colposo indagando entrambi i ragazzi alla guida delle due auto coinvolte nel sinistro. Non è invece ancora stata fissata la data dell’autopsia sul corpo di Lucia. Di conseguenza non c’è ancora una data per i funerali che potrebbero essere celebrati settimana prossima.

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