L’ascensore per disabili c’è. Ma resta molto da fare

«Servirebbero controlli più intensi da parte degli agenti di Polizia locale, in modo da andare a colpire le macchine che intralciano gli accessi» commenta Giovanni Alonce, persona affetta da difficoltà motorie

– Malnate è una città a misura di diversamente abile? Domanda complessa, alla quale è impossibile dare una risposta.
Qualcosa si sta muovendo, ma discutendo con chi ogni giorno deve affrontare problemi, enormi, spostandosi con una carrozzina, la sensazione è che ancora parecchio si debba fare.
Intanto la notizia più significativa è che già nelle prossime ore l’ascensore della stazione ferroviaria, realizzato da poco tempo nell’ambito del progetto di riqualificazione delle Nord, dovrebbe entrare in funzione.

La conferma è arrivata dalle parole del sindaco : «Martedì mattina – racconta il primo cittadino – ho effettuato un sopralluogo in stazione, c’erano i tecnici che stavano lavorando. Mi hanno detto che già in giornata l’impianto sarebbe stato funzionante. È un’opera molto importante: già il consiglio dei bambini e quello dei ragazzi aveva segnalato l’importanza di contare su un impianto così utile per le persone diversamente abili. Ferrovie Nord aveva già in programma di realizzare questo progetto, ma mi piace sottolineare come questa cosa fosse molto sentita anche tra i ragazzi».
In tanti si erano lamentati, nelle ultime settimane, del fatto che l’ascensore fosse paralizzato, totalmente inutilizzabile: ma d’ora in avanti la musica dovrebbe cambiare. Intanto la questione più grande resta aperta.

Qualche settimana fa aveva manifestato la difficoltà che una persona con difficoltà motorie come lui incontrava passeggiando per Malnate. Un problema che non è cambiato di una virgola: «Le parole che il sindaco Astuti ha espresso pubblicamene l’ultima volta – sottolinea Alonge – le ho apprezzate, però mi aspetto uno scatto ulteriore. Penso ad esempio a qualche provvedimento concreto, per quelle che sono le possibilità di un sindaco, visto che non sono io un tecnico,

da portare avanti per cercare di porre un freno al problema. Lui ha detto che dobbiamo affidarci al buon senso civico delle persone, ma purtroppo questo sentimento non è così diffuso. Non è sufficiente. Chiedo al signor sindaco cosa possa fare concretamente per risolvere il problema».
Viaggiare in carrozzina zigzagando tra le macchine che, parcheggiate in maniera selvaggia, intralciano i percorsi protetti, è un’impresa complicata. «Servirebbero forse – conclude – controlli più intensi da parte degli agenti di Polizia locale, in modo da andare a colpire queste situazioni».