Le devastano l’auto e portano via tutto a due passi dai bimbi

Un episodio inquietante se si pensa al contesto in cui è avvenuto: nel pomeriggio di ieri una mamma è stata derubata davanti all’asilo di Bosto, dove si era recata per riportare a casa il figlio

Il fatto, purtroppo, non sembra una semplice coincidenza sfortunata: la scorsa settimana, a Bobbiate e sempre in una scuola materna, è occorso un altro furto con modalità molto simili.

Erano da poco passate le 15 quando Silvia, residente a Varese, ha parcheggiato la propria automobile in via della Doniga, a circa cinquanta metri di distanza dall’asilo Piccinelli Comolli frequentato dal figlio di tre anni.

Quattro frecce lampeggianti e la tipica fretta di una madre che deve coniugare famiglia e lavoro: per riabbracciare il piccolo, condurlo in macchina e ripartire ci vorranno meno di tre minuti.

Un gesto che fa parte della quotidianità di ogni genitore. Ieri questo tempo è bastato per una brutta sorpresa: una volta ritornata al parcheggio, Silvia ha trovato i vetri della macchina rotti in mille pezzi ma non la borsa che aveva lasciato dentro di essa.

S’è accostato e ha usato il cacciavite

«Era sul sedile, nascosta da un sacchetto di un negozio di vestiti – racconta la donna – È un’abitudine quella di non portarla con me in quei frangenti. Devo dare la mano a mio figlio, devo tenere ciò che lui ogni volta mi consegna, come la cartella o il cappellino: meglio avere entrambe le braccia libere».

Secondo la ricostruzione di un’altra mamma che ha assistito alla dinamica ma – forse per choc o perché colta di sorpresa – non è riuscita a dare in tempo l’allarme, una vettura si è affiancata a quella della signora: ne è sceso un uomo che con un cacciavite o qualcosa di simile, in pochi secondi, ha spaccato il vetro della portiera del passeggero e si è impossessato della borsa, fuggendo poi con estrema rapidità.

Constatato l’accaduto, Silvia non ha potuto fare altro che ritornare repentinamente all’interno dell’asilo e chiamare i carabinieri, cercando nel mentre anche di tranquillizzare suo figlio, senza dubbio molto spaventato.

Conosce le abitudini delle mamme

Le forze dell’ordine sono arrivate ed hanno invitato la donna in caserma per sporgere denuncia. Poi l’hanno riaccompagnata a casa, perché i problemi – dopo un episodio del genere – non si fermano certo al vetro della macchina frantumato.

«E nemmeno ai soldi o ai documenti sottratti – continua la vittima – Non mi importa di quelli: nella borsa, però, c’erano anche le chiavi della mia abitazione e dell’ufficio. Ho avvisato tutti e le serrature verranno cambiate, ma la paura – soprattutto nell’immediato – rimane».

Insieme a quel senso di violazione intima difficile da non provare in occasioni come queste ed all’inquietante pensiero di essere stata curata, studiata: «Chi agisce così è perché ti ha controllato, sa come ti muovi e quali sono le abitudini tue e delle altre mamme. Alla luce anche di ciò che è accaduto a Bobbiate, è proprio tale particolare che mi spaventa».n Fabio Gandini