«Le spese per la sicurezza fuori dal patto di stabilità»

La richiesta del sindaco Farioli al governo e ai nostri parlamentari «Così potremmo migliorare il lavoro della Polizia locale nelle città»

– «Più fondi per la sicurezza, svincolati dal patto di stabilità». È quello che chiederà il sindaco in una lettera aperta che verrà resa pubblica oggi.
È una riflessione a cui è giunto dopo una serie di colloqui avuti con i responsabili delle forze dell’ordine e con il comandante della Polizia locale. Incontri che Farioli ha messo in agenda in seguito alla sua partecipazione alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, convocato settimana scorsa dal prefetto .

In quella sede, il rappresentante del governo sul territorio provinciale aveva chiesto un maggiore impegno di tutte le forze di sicurezza per fronteggiare le emergenze emerse a seguito dei gravi attentati terroristici di Parigi.
Così il sindaco di Busto Arsizio ha deciso di ragionare su come declinare efficacemente l’invito di Zanzi (tanto più nel momento in cui la necessità di concentrare gli sforzi delle forze di pubblica sicurezza sugli obiettivi sensibili e sul controllo del territorio contro i rischi del terrorismo renderà

necessario alle Polizie locali una maggior attenzione alle questioni più specificatamente territoriali) in politiche concrete in base alle risorse e alle competenze delle amministrazioni comunali.
«Poche» ammette Farioli, che proprio questa sera parlerà di assestamento di bilancio in commissione. Eppure nei giorni scorsi è stato il presidente della Commissione europea a dare il destro per trovare una via d’uscita, aprendo all’opzione di escludere le spese per la sicurezza contro il terrorismo dal patto di stabilità.

A questo punto Farioli chiederà che le spese effettuate dalle amministrazioni per adeguare strumenti e dotazioni a disposizione della Polizia locale, anche per esigenze di sicurezza più generali, possano essere escluse dal patto di stabilità che frena le possibilità di investimento delle amministrazioni comunali stesse. L’idea ad esempio di disseminare sul territorio comunale strumenti tecnologici come le telecamere di videosorveglianza, sarebbe una concreta risposta dell’appello fatto da Zanzi.
Ecco allora che Farioli farà appello ai parlamentari varesini che stanno discutendo a Roma la legge di stabilità: è in quella sede che dovrà essere autorizzata la possibilità di escludere dal patto di stabilità tutta una serie di spese che potrebbero essere funzionali all’incremento delle risorse umane e strumentali a disposizione della sicurezza del territorio.
E Busto Arsizio rivendicherà gli sforzi fatti in questi anni, anche al di là delle proprie competenze dirette: ne è esempio l’investimento per il nuovo commissariato di Polizia all’ex Enel di via Foscolo.