Lozza respira smog e s’infuria «Via il pedaggio in tangenziale»

Licata a ministero, Regione e Pedemontana: «Invasi dalle auto». Gazzada, Morazzone e Buguggiate a Delrio: «Tariffe da ridurre»

– Il sindaco del comune di Lozza,, ha inviato al Ministero, alla Regione, a Cal Spa e a Pedemontana Spa una lettera per chiedere di sospendere il pedaggio sul primo lotto della tangenzialina di Varese fino a quando non sarà completata l’intera infrastruttura. «La brevità del tratto autostradale, insieme alle predette alternative gratuite attraverso la viabilità provinciale e locale, disincentivano gli automobilisti dal pagamento del pedaggio e dal compimento di impegnative procedure di registrazione per l’accredito automatico del pedaggio (Conto Targa)» spiega Licata nella lettera.

«Tale comportamento dell’automobilista è presumibilmente slegato dal valore della tariffa di pedaggio e da ogni promozione marketing essendo connesso alla disponibilità di una alternativa gratuita al pagamento di un pedaggio per i soli 4,5 chilometri di tangenziale». Preferendo la provinciale, gli automobilisti «hanno portato il traffico ai livelli precedenti la costruzione dell’opera» scrive Licata, sottolineando come «sulla provinciale SP57 siano tornate a formarsi le code di auto in entrambe le direzioni, con conseguenze negative anche sulla sicurezza,

sull’inquinamento acustico e ambientale, in particolare nel centro di Lozza che costituisce un naturale bypass da e verso Varese». Alla lettera di Licata ne seguirà presto un’altra, firmata dai comuni di Gazzada Schianno, Buguggiate e Morazzone. «Ne manderemo una seconda per fare pressione sul Governo e sul Ministro Delrio – spiega, sindaco di Gazzada Schianno – Abbiamo già condiviso con Regione Lombardia i problemi del territorio. Maroni si è dato da fare per cercare di limitare i problemi del pedaggiamento. Ma le tariffe sono state decise dal Cipe, quindi l’unico che può intervenire il Governo. Se si è opposto al pedaggio sul raccordo anulare, non capisco perché non possa posticipare il pedaggio sulla nostra tangenziale». , sindaco di Malnate, condivide la protesta, ma ritiene che la responsabilità della situazione sia della Regione, che «non è stata capace di gestire la vicenda». «Capisco la frustrazione di Licata e la sua necessità di rivolgersi a qualcun altro per supplire l’incapacità della Regione – dice Astuti – Siamo di fronte a un inconcepibile spreco di soldi, a una infrastruttura che rischia di rimanere inutilizzata perché sono stati disattesi gli accordi con il territorio. Io mi auguro che Regione sia in grado di mettere una pezza a questa vicenda».

«È ovvio che, se non dovesse riuscire, dovremmo chiedere a qualcun altro di intervenire. Il Governo potrebbe essere una soluzione, ma non l’unica. Firmerò un documento condiviso, ma prima di tutto voglio che la Regione ammetta di non riuscire a risolvere la situazione». «Mi metto dalla parte di coloro che ritengono la Pedemontana un’opera importantissima e straordinaria. Il nostro territorio oggi è più attrattivo per le aziende – continua , sindaco di Cassano Magnago – Ma un po’ di cose non mi sono piaciute. La prima è che questo è un territorio che già paga pesantemente il casello di Gallarate». «È vero che sapevamo che il pedaggio sulla tangenzialina ci sarebbe stato, ma sono favorevole alla richiesta avanzata dal sindaco di Lozza. Aggiungo che devono essere trovati anche i fondi delle compensazioni: il mio comune deve ricevere due milioni e 34 mila euro».