Mai più allagamenti in città: Gallarate imbriglia il Sorgiorile

Nuove pompe per tenere asciutto il sottopasso di via del Lavoro. Il Comune prepara una griglia per contenere i detriti del fiume

– Nuove pompe e impianto elettrico rinnovato al sottopasso di via del Lavoro. Oltre a una griglia per fermare i detriti portati a valle dal Sorgiorile. Sperando che basti ad evitare nuovi allagamenti.
Sono questi gli interventi realizzati dall’amministrazione comunale dopo il nubifragio di metà novembre. Piogge che hanno visto esondare il torrente, che ha letteralmente allagato il sottopassaggio di via del Lavoro. Ed ha finito per allagare le cantine di diverse abitazioni.

Quello del mese scorso è stato però solamente l’ultimo di una serie di allagamenti. In più di un’occasione, in anni recenti, la strada che da Cascinetta sale verso Crenna è stata bloccata per via dell’acqua che si era accumulata sotto il ponte della ferrovia.
Anche se, fortunatamente, è stato solo a novembre che l’acqua ha invaso le cantine delle abitazioni della zona. Per evitare il ripetersi di situazioni analoghe, il comune ha deciso di correre ai ripari,

intervenendo sul sistema di drenaggio.«Abbiamo cambiato una delle due pompe», fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici . Il pezzo rimosso non sarà rottamato: «l’abbiamo mandato in revisione e lo terremo come scorta». Pronta ad intervenire, insomma, nel caso in cui le altre due dovessero bloccarsi.
Proprio per evitare il “blocco” delle pompe, poi, «abbiamo sostituito anche il quadro elettrico e l’abbiamo sigillato». In questo modo, «anche se dovesse verificarsi un allagamento, la corrente non dovrebbe saltare». E le due idrovore dovrebbero continuare a lavorare. Sempre a questo scopo, è stato modificato l’impianto elettrico: ora l’alimentazione delle due pompe è distinta. Così «se una dovesse andare in corto circuito, non finirà per bloccare anche l’altra». Non è tutto.

Nel tratto del fiume che scorre tra via del Lavoro e gli stabilimenti Cesare Macchi, il comune ha posizionato una griglia di ferro. Maglie larghe, per evitare che si blocchino foglie ed erba, finendo con l’intasare il passaggio. Ma sufficienti a fermare rami e tronchi trasportati a valle dal torrente. E che diversamente rischierebbero di infilarsi nel tratto che passa sotto l’asfalto, rendendone difficile il recupero. «La griglia non è fissa: se dovesse fare da tappo potrà comunque essere rimossa» prima che l’acqua si riversi sulla strada. «Le piogge di metà novembre sono state un evento eccezionale», ribadisce Barban. Ma se dovesse ricapitare «le pompe funzioneranno in ogni caso». Evitando che si allaghi il sottopasso.