«Mai uno screzio e tanto lavoro»

Amici e residenti non si spiegano il dramma: «Non c’è una ragione». L’ultimo incontro: «Mi disse “è bello godersi la vecchiaia in due”»

– Marito e moglie uccisi nella loro abitazione: Venegono tra choc e paura. «Non c’è una ragione – raccontano i vicini di casa – Non c’è una ragione plausibile. Due pensionati, due persone distinte. Nessuno screzio, una vita di lavoro. Fa paura per questo. Ti entrano in casa e ti ammazzano così?».

Alle 18 circa la notizia dell’efferato delitto si è sparsa per il paese.

«Mi ha chiamato un’amica – spiega – Mi ha detto “accendi la televisione”. Hanno ammazzato il Martino. Non ci credevo. L’ho visto ieri mattina (l’altro ieri per chi legge). Era tranquillo. Il solito Martino. Ci incontravamo per il caffè. O lui passava da me o io andavo da lui».

Come un ragazzino

L’ultima chiacchierata avuta: «Abbiamo parlato dei figli – spiega Fernando – il mio ultimo sta per andare via di casa. E Martino mi ha detto è giusto, devono fare la loro vita. Mi ha detto che restare in due, come lui e la moglie, era bello. Godersi la vecchiaia insieme. Erano tutti e due in gamba. Il Martino sempre con la bicicletta. Sembrava un ragazzino. Gli dicevo sempre che volevo arrivare alla sua età come lui».

Oltre al dolore, c’è la paura. «Non c’è una spiegazione – spiega Marino, un altro conoscente – Martino ha lavorato una vita alla Mazzucchelli. Una brava persona. Sia lui che la moglie. Il figlio un ottimo ragazzo si è sposato ha fatto la sua famiglia. Non c’è stato un litigio particolare con qualcuno. Forse qualche dissapore anni fa con alcuni familiari, ma nulla che possa spiegare una cosa del genere. Fa paura perché a questo punto nessuno è più sicuro in casa propria. Ti entrano in casa e ti ammazzano, senza una ragione».

Qualcuno avanza l’ipotesi rapina. «È vero, stavano bene, ma certo non erano ricchissimi. Una bella casa, ma una casa normale – spiega Fernando – non una di quelle ville da rapina violenta. Poi entri in casa, trovi due anziani, 80 anni lui 76 anni lei, non hai certo bisogno di ucciderli. Li blocchi, li spaventi. Non li uccidi tutti e due. È vero che oggi con quello che c’è in giro non c’è più rispetto per niente. Ma un furto o una rapina non spiegano una cosa così».

«Poteva capitare a noi»

Il punto è questo. «Nessuno ce l’aveva con loro. Sono sempre stati gentili, brave persone – concludono i vicini – Eppure c’è un assassino libero per il paese. Fa impressione pensare che qualcuno che conosci possa aver fatto una cosa del genere. Senza battere ciglio. Senza pensarci. Ammazzare due brave persone come cani. Fa paura. Perché potrebbe capitare a chiunque. E poi magari viene fuori che li hanno uccisi per una stupidaggine. Per uno screzio o per qualche soldo».

Venegono Inferiore è chiuso nella morsa del dolore e della paura. E vuole una risposta. Vuole capire cosa sia accaduto in quella casa e perché per arginare il terrore.n