Malato e rischioso: «Non toccate l’acqua»

Il nostro lago è malato e ora anche potenzialmente pericoloso. E il Comune di Varese risponde alla richiesta di informare i cittadini, con una serie di cartelli posizionati nelle zone di accesso al lago. A rischio anche le attività sportive acquatiche come quelle dei canottieri.

Il grado di inquinamento delle acque del nostro lago è elevato e non basta evitare di fare il bagno per essere al sicuro. In una nota il Cnr mette in guardia sugli effetti negativi che il contatto con l’acqua può provocare nelle persone e negli animali.

«Quando si è in presenza di colorazione dell’acqua sospette, strie o flocculi, è bene evitare (a titolo precauzionale) contatti diretti e prolungati con l’acqua del lago dove il fenomeno è visivamente accertabile – scrive il Cnr – Non solo la balneazione, ma anche attività ricreative come il canottaggio sarebbero da evitare, poiché le tossine possono essere facilmente inalate con l’aerosol che si produce agitando la superficie dell’acqua».

Anche solo respirare in vicinanza delle alghe può essere pericoloso e nemmeno i nostri amici a quattro zampe sono immuni. «Si deve evitare che il cane beva l’acqua e che si bagni – aggiunge il Cnr – L’esposizione del cane alle tossine, non si limita solo all’ingestione dell’acqua contaminata, ma è amplificata dall’abitudine di leccarsi il pelo. Un avviso di attenzione da parte delle autorità competenti sarebbe quanto mai opportuno, in casi di estese fioriture, come quella in corso sul lago di Varese».

E infatti l’Asl ha inviato alle amministrazioni dei Comuni rivieraschi una nota in cui raccomanda «l’adozione di una adeguata informazione al pubblico, mediante appositi avvisi esposti in aree facilmente accessibili, circa la necessità di evitare contatti diretti e prolungati con l’acqua del lago, soprattutto in zone con “fioriture” algali visivamente accertabili, specie se accompagnate da schiume».

E il Comune di Varese è pronto ad intervenire. «Tra oggi e domani installeremo dei cartelli nelle zone di accesso al lago – spiega l’assessore alla Tutela Ambientale, – Metteremo in guardia i cittadini sul rischio che corrono nell’avvicinarsi alle alghe e nel venire a contatto con l’acqua».

Nel corso degli accertamenti condotti a settembre dall’Asl, per la verifica della qualità delle acque del lago di Varese, è stata rilevata «la presenza di “fioriture” algali variamente diffuse lungo tutto il tratto rivierasco, accompagnate in alcuni tratti dalla presenza di schiume».

Sono stati anche eseguiti controlli analitici di natura tossicologica e microbiologica, che hanno messo in evidenza una significativa presenza di Cianobatteri (alghe potenzialmente tossiche).

«In riferimento alla persistenza del fenomeno – scrive l’Asl nella nota – si ritiene utile ribadire che i Cianobatteri sono in grado di produrre tossine pericolose per l’uomo. A seconda delle concentrazioni e delle vie di esposizione, le tossine possono produrre effetti differenti sulla salute umana».

Dermatite, irritazione oculare e delle vie aeree, fenomeni gastroenterici, quali nausea, vomito e diarrea, difficoltà respiratorie, cefalea e febbre. Sintomi che possono verificarsi non solo dopo essere stati a contatto diretto con l’acqua inquinata, ma anche solo respirando l’aria in presenza delle alghe.

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