Malnate, ecco il bar “obiettore” Dopo le slot, no anche agli alcolici

Tasso alcolemico azzerato al bar Bianco Caffetteria da “Cereda” di Malnate: il titolare del locale di via Conconi a Malnate, infatti, ha eliminato le bevande alcoliche dando un segnale forte.

Chi esce dal negozio gestito da , 39 anni di Olgiate Comasco, sarà senza ombra di dubbio sobrio. La sua è stata una scelta molto coraggiosa, ma allo stesso tempo rischiosa dal punto di vista economico. Ma forse ha pesato anche la sua esperienza di alcuni anni fa, quando all’età di 23 anni fu vittima di un gravissimo incidente d’auto.

Insieme ad altri tre amici, dopo aver trascorso la serata in un locale in compagnia, si schiantarono: Cereda si salvò per miracolo dopo aver trascorso 3 giorni in coma. Dal dramma sfiorato, da una vicenda terribile, nasce anche l’idea di creare un posto sicuro, un luogo nel quale poter trascorrere serenamente qualche minuto della propria giornata sorseggiando un caffè, una bevanda analcolica, o per mangiare un dolce o un panino appena sfornato.

Sì, perché il virtuoso bar di via Conconi è il prodotto di un percorso giudizioso avviato dalla precedente gestione che, secondo un’apprezzabile scelta etica, rimosse le macchinette elettroniche sostituendole con gli scaffali del pane. Secondo la vecchia tradizione di bottega, il locale è molto di più di un bar. Adesso, Cereda ha fatto una scelta ancora più rivoluzionaria, forse unica nel suo genere. Anche a costo di perdere clienti e penalizzando magari la propria attività economica.

«Chi esce dal locale – dice Cereda – deve essere perfettamente sobrio. Deve stare bene e deve sentirsi in un posto tranquillo. L’altro giorno stava entrando una persona che aveva bevuto, appena ha visto che non avevamo alcolici se n’è andato. Non riesco a pensare a persone che escono dal mio locale dopo aver bevuto alcol». Il bar di Malnate è un esempio da seguire: «Purtroppo basta bere una volta – dice il commerciante – si fa un incidente in auto e si può perdere la vita.

Dopo non c’è più niente da raccontare. La mia iniziativa nasce anche dalla voglia di offrire qualcosa in più. Basta leggere giornali e guardare la Tv per apprendere delle solite tragedie che avvengono in strada per colpa dell’abuso di alcol». Una scelta apprezzata anche dal parroco di Malnate, : «La Bibbia – sottolinea il sacerdote – dice di essere ebbri solo dello Spirito Santo . Sul versante educativo può essere un richiamo positivo,ma sono scelte personali. È però un bel segno per tutti».

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