Malpensa Express, ecco la prima fumata grigia

Segnali positivi dopo la missione del sindaco Farioli al Pirellone. Regione e Trenord disponibili a correggere gli orari contestati

– Malpensa Express e Accam, Farioli torna fiducioso dal vertice in Regione Lombardia: «Ci sono sul tavolo alcune ipotesi di soluzione». I pendolari non mollano e aprono un nuovo fronte di mobilitazione: «Penalizzato anche chi è diretto all’aeroporto di Malpensa». E ci sono 800 firme in più alla petizione.
Ieri il sindaco
ha fatto il “giro delle sette chiese” in Regione Lombardia, per discutere di tutta una serie di problematiche che riguardano la città. Un lungo tour, iniziato alle 11 del mattino e concluso con il ritorno a Busto Arsizio attorno alle 19.30, giusto in tempo per dare il “via” alla distribuzione del “risotu e lüganiga” in piazza San Giovanni per la festa della Gioeubia.

In cima alle discussioni, il caso del Malpensa Express e il futuro dell’inceneritore Accam, per il quale si avvicina l’assemblea decisiva. Per quel che concerne il caso più dibattuto del momento, la soppressione delle fermate di Busto Nord del “diretto” per Milano Cadorna, il sindaco ne ha discusso per un’ora, spiegando le ragioni del malcontento della città nei confronti della scelta di Trenord. «Si è discusso dei motivi che hanno portato a compiere questa scelta e si sono avanzate alcune ipotesi di soluzione»

afferma Farioli. «Nei prossimi giorni le verificheremo e le renderemo note». Ancora una soluzione vera e propria non c’è, ma è arrivata una conferma della disponibilità di Regione Lombardia e Trenord a correggere gli orari (si parla di ripristinare le fermate almeno negli orari più frequentati dai pendolari) per restituire agli utenti bustesi un servizio al livello delle loro esigenze. Lunedì sera a Palazzo Gilardoni tutti gli attori che si sono mobilitati per la vicenda si incontreranno per trovare una via d’uscita, e potrebbe presentarsi anche l’assessore regionale alle infrastrutture , che è impegnato da giorni sulla vicenda.

Intanto i pendolari continuano a firmare: altre 800 firme si sono aggiunte alle 2500 della prima settimana di petizione per il ripristino dei “diretti” per Cadorna. E si apre un nuovo fronte, quello di chi lavora a Malpensa e rischia di rimanere senza il treno dopo il 26 aprile. Come fa notare , «nelle prime ore del mattino, il collegamento da Busto inizierà alle 6:07, mentre attualmente inizia alle 4:56, e l’ultimo treno serale sarà alle 22:43, mentre attualmente è alle 00:26».
La battaglia per il ripristino delle fermate di Busto Nord andrebbe quindi portata avanti anche per tutelare «questa fascia molto utilizzata da chi va a lavorare a Malpensa, dove si lavora su turni. Dal 26 aprile non si potrà più andare a lavorare in treno e qualcuno non possiede l’automobile! Si tratta di un grave danno».