Malpensa, tira e molla sull’Antimafia

Sezione DIA a Malpensa, il tira-e-molla in parlamento. Il ripristino della Direzione Investigativa Antimafia in aeroporto, «strategica in vista dell’Expo» secondo la senatrice a Cinque Stelle , prima viene approvato poi salta insieme al decreto salva-Roma. «Pronti a reinserire l’emendamento alla prima occasione» assicura Bignami. La chiusura del Nucleo Informativo della Direzione Investigativa Antimafia all’aeroporto di Malpensa risale allo scorso 7 maggio 2013, quando fu emanato un atto dispositivo da parte del capo centro della Dia di Milano. «Chiusa per risparmiare 3.500 euro all’anno» avevano denunciato i sindacati di polizia, che si erano subito mobilitati per sollecitare una marcia indietro su un provvedimento che sguarnisce lo scalo intercontinentale di un presidio interforze ritenuto fondamentale per monitorare le dinamiche e gli spostamenti delle organizzazioni malavitose che operano nel Nord Italia, soprattutto in vista dell’Expo, ritenuto a rischio infiltrazioni.

A farsi carico della battaglia per il ripristino della sezione operativa della Dia a Malpensa è stato in primis il Movimento Cinque Stelle. L’intervento della senatrice di Busto Arsizio era stato decisivo settimana scorsa nell’ambito della discussione in Senato sul decreto “salva-Roma”, noto per l’emendamento sulle slot machines e per una serie di “regalìe” territoriali di dubbia utilità. Un emendamento firmato Bignami, secondo cui «la sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia presso l’aeroporto di Milano Malpensa dovrà essere riaperta al fine di contrastare le attività delle associazioni criminali di tipo mafioso nell’ambito dell’Expo 2015», aveva ottenuto il sì dell’aula, aprendo le porte al ripristino della Dia di Malpensa. Poi però la bufera sul decreto e lo “stop” del premier , dopo la pressione esercitata dal Capo dello Stato , hanno portato al ritiro del “salva-Roma” prima della sua conversione in legge.

Così anche l’emendamento Bignami è finito nel cestino. Nonostante il plauso che aveva ottenuto dal sindacato di polizia Silp-Cgil: per il segretario sarebbe stato «utile valorizzare le professionalità presenti al momento della chiusura della struttura interforze già cessata», per poter riattivare il presidio, di fatto, a costo zero. Ora cosa succederà? Già oggi Laura Bignami verificherà che il governo abbia spostato l’emendamento nel nuovo decreto milleproroghe (che conterrà alcuni dei provvedimenti previsti nel “salva-Roma”) per salvarlo. Altrimenti, anche se «non è tecnicamente semplice», la senatrice bustocca promette che «verrà reinserito quando ve ne sarà la possibilità», mentre nel frattempo restano attivi l’ordine del giorno in Senato e le due mozioni, a palazzo Madama e al Pirellone, che i “grillini” hanno già presentato nelle scorse settimane.

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