Maxi furto da Gucci: è choc in centro Bottino da 300mila euro e ladri in fuga

Il blitz di notte, ieri la scoperta. Ancora da formalizzare con esattezza l’importo della merce trafugata. Si ipotizza il colpo di una banda organizzata entrata dal retro. Indagini in corso, al vaglio le telecamere

– Nella notte tra venerdì e sabato la boutique Gucci di via del Cairo è stata svaligiata dai ladri. Un maxi furto, con un bottino che secondo una prima stima ammonterebbe a circa 300mila euro, ma i conteggi sono ancora in corso e i titolari non avrebbero ancora formalizzato l’esatto importo.
Il negozio ieri mattina appariva totalmente ripulito: scaffali vuoti, qualche gruccia buttata a terra, il resto era sparito.
Il colpo è stato messo a segno intorno alle tre di notte. Una testimonianza importante risale alle 2.50 circa.

Quando Cristina, residente in via Ferrari, ha sentito rimbombare alcuni colpi: «Ho pensato a qualcuno che non riusciva ad aprire la porta. Con il senno del poi avrei chiamato le forze dell’ordine, ma non ho neppure sentito l’antifurto, se non un suono breve che mi sembrava provenire da lontano. Ho guardato fuori dalla finestra, ma non ho visto nulla di strano».
Più o meno alla stessa ora rincasava Giulia, residente anche lei in via Ferrari.

«Anche mia figlia non ha notato niente – ricostruisce , la madre – E neppure i nostri barboncini, che hanno orecchie che sembrano antenne, si sono accorti di nulla».
Dalle indagini – svolte dalla squadra mobile e coordinate dal Pm – emergerebbe che i ladri – probabilmente si trattava di un gruppo tra le due e le cinque persone – si siano introdotti nel negozio passando dal dietro, dalla porta al piano terra che si apre sulla corte di via Ferrari.
La boutique Gucci, infatti, ha le vetrine e l’ingresso al pubblico su via del Cairo e una porta più piccola (di servizio) su via Ferrari.
Per arrivare fino a lì i ladri hanno dovuto superare uno o più cancelli: il percorso non è ancora chiaro; fondamentali nella ricostruzione saranno gli impianti di videosorveglianza installati nel comparto.

Una volta scassinata la porta di ingresso, l’antifurto del negozio ha suonato, ma per pochi secondi, prima di essere spento. Un particolare che tradisce come i ladri avessero studiato bene il luogo e sapessero dove mettere le mani. Tutto lascerebbe pensare che il gruppo di malavitosi, prima di entrare in azione, abbia effettuato sopralluoghi per lungo tempo, per studiare bene il negozio.

La scientifica ieri ha lavorato a lungo per collezionare impronte digitali e passarle nel database dell’Afis. Sul posto i ladri hanno dimenticato solo un piede di porco. Altri particolari potrebbero emergere nei prossimi giorni, da indagini successive.
Quello che è certo è che i ladri hanno selezionato la merce. Per esempio: hanno lasciato lì un visone e trafugato oggetti di valore inferiore, il che potrebbe far supporre che si sia trattato di un furto su commissione e che la merce potrebbe essere destinata al mercato online.


Resta da ricostruire con quale mezzo tutto sia stato portato via: un camioncino? Più auto?
Nei giorni precedenti nessuno ha notato niente di strano. Nessun movimento sospetto.
Nessun volto mai visto prima. «Si tratta di un bel dramma quando queste cose succedono in piano centro – dice della Galleria Arteidea, che si trova in via Ferrari – C’è da aver paura, tanto più che il nostro cortile mi ha sempre dato l’idea di sicurezza, non ho mai visto gente strana».

«Sono rimasta basita – dice , che lavora alla Fabbrica della Pizza da 14 anni – Di solito si sente che in città c’è qualche ruba-gallina. Ma questo è un furto importante».
«Quello che stupisce è che il furto sia avvenuto nella serata nel venerdì quando c’è in giro parecchia gente» afferma , di Wp Store.
«In 35 anni, mai visto niente del genere» dicevano i clienti del bar “Apollo”.
Che via del Cairo sia una via tranquilla è ribadito anche da della Maison de Geny: «Si è trattato di un furto di professionisti, le caratteristiche della strada non c’entrano nulla».
Via del Cairo è da sempre una bella strada di Varese. Vi si sono sempre alternati negozi di lusso, da Smash a Grizzetti Sport per parlare di ieri. Da Paolo Tonali alla Thun per rimanere all’oggi.
Una via in cui le persone fanno due passi anche solo per il gusto di guardare le vetrine, e che è stata oggetto di molti investimenti nel tempo. Insomma, il furto ha colpito il salotto buono della città.