Messaggi cifrati e stratagemmi: smantellato il giro della droga

Banda italo albanese in manette a Somma: sei persone arrestate. Ingente lo smercio di coca e marijuana. Insospettabili i clienti

È stato smantellato nelle ultime ore dai carabinieri del Reparto Operativo di Varese un’organizzazione italo-albanese specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti tra i Comuni che gravitano attorno all’area di Malpensa. Sono finite in manette sei persone: tre italiani e tre albanesi che frequentano la zona di Somma Lombardo.
Si tratta di di 47 anni edi 22 anni rispettivamente padre e figlio;(47 anni) e di 22 anni, anche loro padre e figlio. Poi di 58 anni e di 38 anni. Nella stessa operazione sono stati denunciati altri due individui, collegati al in qualche modo al gruppo criminale.

L’attività investigativa è stata portata avanti dai carabinieri del Reparto Operativo di Varese: un’indagine coordinata dal Pm di Busto Arsizio, . Con gli arresti in serie delle ultime ore si è conclusa un’indagine avviata dal Nucleo Investigativo di Varese nel novembre 2013 che ha permesso di individuare le responsabilità di un gruppo criminale che si era ben radicato nel Varesotto e che aveva creato un business molto redditizio. Avevano messo in piedi un giro d’affari fiorente, basato su una rete capillare e ben ramificata, composta da locali pubblici e abitazioni private.

Gli investigatori hanno individuato almeno una cinquantina di clienti fissi, ma a gravitare attorno al gruppo potevano essere anche molti di più. E soprattutto sono stati individuati oltre 200 cessioni di stupefacenti. Il modus operandi del sodalizio, con base familiare, era molto semplice: i corrieri utilizzavano delle utenze dedicate con le quali ricevevano i singoli ordinativi criptati tra cui “la pizza nel forno”, la “carne nel fuoco” e le “bottiglie di vino bianco (cocaina) e vino nero (marijuana),

dando poi appuntamento di una per la consegna in panetteria, in una tabaccheria oppure direttamente nelle case degli acquirenti. Tra i clienti risultano anche persone insospettabili tra cui imprenditori nel campo edile, impiegati e operai. Molto ingegnoso è risultato l’espediente usato per nascondere lo stupefacente: pochi istanti prima di partire per la consegna, solo il quantitativo concordato telefonicamente, veniva nascosto all’interno di un lucida labbra che ruotando proiettava verso l’alto la “pallina” di cocaina. In una circostanza, l’arresto è avvenuto in flagranza. Gli arrestati si trovano ora detenuti nei carceri di Varese e Busto Arsizio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.