Migliaia di profughi in arrivo Stop da Varese: «Non qui»

Profughi? «Non a Varese», dice il sindaco . E il governatore rincara: «O accordo di pari dignità con il Governo, o non contino sulla Regione Lombardia».

E c’è assoluta incertezza sul quando i rifugiati arriveranno sul territorio e soprattutto sul numero che sarà destinato in provincia. «L’emergenza è tale che non possiamo più parlare di arrivi ma di veri e propri flussi – spiega , prefetto di Varese – Al momento si lavora quasi sulla base di notizie in tempo reale. Posso affermare che oggi (ieri per chi leggi) non ci saranno arrivi. Domani, non so».

Ed è Maroni a mettere un punto fermo “sull’indisponibilità” a trovare collocazioni per i profughi: «Sono clandestini non profughi, usiamo i termini giusti: se arriva qualcuno in Italia che non ha il permesso di soggiorno e non può entrare é tecnicamente parlando un clandestino che va messo in un centro per l’identificazione e l’espulsione», sottolinea Maroni.

Che rincara: «I centri creati dall’allora ministro dell’Interno, , perché si proceda all’identificazione – dice il presidente regionale – In quella sede il clandestino può presentare una domanda di asilo. La domanda sarà esaminata da una apposita commissione territoriale che decide: se avrà diritto di asilo o status di rifugiato potrà restare finché vuole, se non ha diritto di asilo o status di rifugiato che lo rimandino a casa sua».

Dura è anche la posizione del sindaco di Varese Fontana: «Profughi a Varese? Non abbiamo strutture per accoglierli, quindi no, qui non potranno stare» dice il sindaco, aggiungendo poi una nota da presidente di Anci Lombardia.

«Visto come il Governo si sta comportando con i Comuni, non ci sarà nemmeno la disponibilità a collaborare per trovarli questi spazi. Mare Nostrum è un fallimento, di più ha creato un emergenza. E a chi dice che con i respingimenti c’erano i morti, rispondo: si contavano sulla punta di una mano. Oggi i morti sono centinaia».

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