Minacciata dagli spacciatori «Giri di droga vicino al centro»

Una passante gallaratese ha assistito per puro caso ai traffici loschi. «Mi hanno fatto capire che sanno dove abito, ma non mi rassegno»

Un “panetto” di fumo spacciato dietro la palestra della Gallaratese. Con tanto di minacce ai passanti. A raccontarlo è la protagonista della vicenda, una donna che risiede nella zona.
Tutto è avvenuto mercoledì, intorno alle 19.30. La signora stava percorrendo in auto via Campo Sportivo. Una strada a una corsia, che passa tra la massicciata della ferrovia che porta a Varese e lo storico stadio della Gallaratese. E sbuca di fianco all’omonima palestra in via Pegoraro, di fronte a uno degli ingressi dell’Esselunga. In altre parole, a nemmeno mezzo chilometro dal centro pedonale.

«La strada è molto stretta, quindi procedevo a passo d’uomo – racconta la malcapitata – forse per questo hanno pensato che ce l’avessi con loro». Dove “loro” sono tre uomini di origine nordafricana: «Ho visto chiaramente che si sono passati un pacchetto marrone, legato stretto, grosso quanto mezzo mattone».
Non esattamente la dose per una “canna”. Verosimilmente si è trattato di un passaggio da un “grossista” del fumo ad un venditore al dettaglio. «È inequivocabile che si trattasse di droga –

afferma sicura la donna – Quando mi hanno visto i due sono scappati».
E così stava facendo anche il terzo. «Poi all’improvviso si è voltato di scatto e ha dato un colpo alla macchina. Quindi mi ha indicato e ha fatto un gesto come per dire che sa che abito da queste parti».
Non è la prima volta che la signora si imbatte in questi tre soggetti: «Fino a mercoledì, però, non avevo mai capito che cosa stessero facendo. Potevano anche essere degli amici che si incontrano per parlare dei fatti loro». Ora che ha realizzato quello che effettivamente accade, soprattutto dopo la minaccia subita, un po’ di paura c’è: «Mi spaventa perché spesso sono a casa da sola. E mi preoccupa il fatto che tutto avvenga di fronte a una palazzina in cui vivono molti bambini».
Ma nonostante lo spavento non c’è nessuna intenzione di cambiare abitudini. «Io di qui continuerò a passare, magari bloccando le portiere dell’auto dall’interno – afferma – questi signori hanno sbagliato a capire: io davanti alle minacce la testa non la piego».
Intanto, ieri questa gallaratese si è rivolta alle forze dell’ordine per segnalare l’episodio. E chiedere una maggiore attenzione a quello che succede in questo angolo di città. Una strada stretta e buia, dove passano poche auto, luogo ideale per ospitare attività che vanno oltre i confini della legalità. Fino all’altro giorno “solo” il rifornimento ai pusher attivi in città, ora anche le minacce ai passanti.